Dalla fase di progettazione a quella di realizzazione. E ufficialmente partito il primo importante cantiere legato al PISU (Piano integrato sviluppo urbano) che cambierà volto alla zona sud ovest di Asti. Sabato mattina amministratori, tecnici e giornalisti hanno effettuato un sopralluogo nellultimo tratto di strada Laverdina, allincrocio con corso Ivrea (davanti allex ristorante Pasta e Pasta). Qui nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per…
Dalla fase di progettazione a quella di realizzazione. E ufficialmente partito il primo importante cantiere legato al PISU (Piano integrato sviluppo urbano) che cambierà volto alla zona sud ovest di Asti. Sabato mattina amministratori, tecnici e giornalisti hanno effettuato un sopralluogo nellultimo tratto di strada Laverdina, allincrocio con corso Ivrea (davanti allex ristorante Pasta e Pasta).
Qui nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per costruire il collegamento tra il primo tratto di strada Laverdina (quello tra via Fregoli e i nuovi insediamenti abitativi legati allomonimo PIRU, insediamento noto alle cronache per i ritardi collegati alle opere di urbanizzazione, la cui vicenda si sta risolvendo grazie alla decisione del Comune di incassare la fidejussione dei costruttori) e il secondo tratto della medesima via, circa 300 metri di doppia corsia con pista ciclabile laterale la quale terminerà in corso Ivrea su una nuova rotatoria, del diametro di 20 metri, appositamente studiata per agevolare i flussi di traffico in entrata e uscita dalla città.
A vincere la gara dappalto (costo definitivo circa 573.000 euro) è stata la ditta Moviter il cui titolare, Marco Calosso, ha spiegato quanto durerà il cantiere: «Prevediamo di chiudere entro gennaio 2015» ha fatto sapere Calosso mentre il progettista e direttore dei lavori, larchitetto Stefano Bianco, ha illustrato il progetto nella sua interezza spiegando come sarà regolata la nuova viabilità su corso Ivrea. Collegata al progetto principale è prevista la realizzazione ex novo di unarea parcheggi sul terreno a ridosso del negozio Riello, oggi già usato per la sosta dei veicoli. Al centro della rotonda non sono invece previste fontane o altre strutture particolari.
La pista ciclabile, invece, si raccorderà tra quella di prossima realizzazione nel quartiere Torretta (sempre legata al PISU) e quella che verrà realizzata intorno allOBI e lungo il parco del Borbore (via Atleti Azzurri Astigiani) fino a raggiungere il quartiere di corso Alba. Per quanto riguarda la viabilità ordinaria, la conclusione di strada Laverdina, nella sua interezza, consentirà un più veloce accesso verso lospedale Massaia per i veicoli provenienti da Serravalle/Sessant ma anche di saltare la rotonda tra corso Torino e corso XXV aprile, uno dei punti più congestionati della viabilità cittadina.
Idealmente collegato allintervento su strada Laverdina cè poi la bretella tra corso Ivrea (bivio per Casabianca) e la rotonda dellOBI (corso Torino, direzione casello Asti Ovest) che sarà finanziata sempre con i fondi del PISU e appaltata nelle prossime settimane. Al sopralluogo nel cantiere hanno preso parte il sindaco Fabrizio Brignolo, il vice sindaco Davide Arri, il neo assessore ai Lavori Pubblici Alberto Bianchino, lassessore Maria Bagnadentro (Ambiente e al Patrimonio), il dirigente Antonio Scaramozzino e il consigliere comunale Renzo Viarengo (Territorio è Cultura).
E stato Bianchino a fare il punto del cronoprogramma PISU assicurando il proprio impegno per procedere rapidamente con le restanti gare che prevedono, tra gli altri appalti, anche quelli legati al completamento di Palazzo Alfieri e Palazzo Mazzola. «Sul PISU hanno lavorato bene in questi anni anche se, forse, i progetti potevano essere fatti prima ha commentato il neo assessore ai Lavori Pubblici Il cittadino dovrà sempre essere informato sullo stato dei lavori e in rete pubblicheremo tutte le informazioni del caso ma, dal punto di vista operativo, non tocca al sindaco seguire i cantieri passo passo ma al suo assessore».
«Scopo degli interventi non è solo quello di riqualificare una porzione di città ha commentato Brignolo – ma anche quello di stimolare, con limmissione di oltre dieci milioni di euro pubblici sul mercato, leconomia locale».
Riccardo Santagati