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Due impresari torinesi davanti al Gipper la morte dell’uomo di Vignole
Cronaca

Due impresari torinesi davanti al Gip
per la morte dell’uomo di Vignole

Un muratore di 50 anni di Mathi e un piastrellista di un anno più vecchio di Venaria dovranno difendersi il 17 giugno dalla grave accusa di omicidio colposo e occultamento di cadavere. Sarebbero

Un muratore di 50 anni di Mathi e un piastrellista di un anno più vecchio di Venaria dovranno difendersi il 17 giugno dalla grave accusa di omicidio colposo e occultamento di cadavere. Sarebbero loro, infatti, i due artigiani edili che, nel giugno del 2009, avrebbero fatto sparire il corpo di un muratore romeno di 45 anni, Mihai Istoc, dopo una caduta accidentale da un ponteggio su un cantiere di Venaria dove lo straniero lavorava in nero. Un corpo caricato su un’auto e portato a molti chilometri di distanza dal cantiere di Venaria, in frazione Vignole a Montafia. Si tratta di una località piuttosto isolata che si trova lungo la valle che collega Montafia a Villafranca. Uno dei due indagati, infatti, aveva vissuto a lungo a San Damiano e conosceva abbastanza questi posti isolati e quasi disabitati.

Il corpo esangue di Istoc, spogliato di documenti e telefono cellulare per evitare eventuali geolocalizzazioni, era stato abbandonato nei pressi di una discarica abusiva di rifiuti ingombranti. E lì era stato ritrovato qualche tempo dopo da alcuni cacciatori sulle tracce di cinghiali. Difficile fin da subito la sua identificazione anche se il medico legale Rita Celli aveva già ipotizzato con buona sicurezza che ad uccidere l’uomo fossero stati i traumi di una caduta da altezza considerevole. Le indagini astigiane per risalire all’identità dell’uomo, nell’ambito delle quali era stato realizzato anche un identikit, si sono incrociate con la denuncia di scomparsa di Istoc presentata a Torino dal fratello, nel momento in cui ne ha perso le tracce.

Una volta dato un nome e un volto all’uomo misterioso di Vignole, le indagini hanno avuto nuovo impulso dalle dichiarazioni di un altro muratore romeno che lavorava con Istoc. L’uomo ha raccontato agli inquirenti di aver aiutato i due impresari a caricare il corpo ormai senza vita del collega sull’auto che poi avrebbe raggiunto Montafia per l’abbandono. Il 17 giugno, a Torino, inizierà l’udienza preliminare a carico dei due.

Daniela Peira

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