«Abbiamo ottenuto un risultato mirabile, chiudendo con un utile di 542.000 euro, più del doppio di quello del 2012 (221.997 ndr). E' un ottimo risultato tenendo conto che abbiamo subito il taglio di 500.000 euro sull'igiene urbana e di altri 500.000 sul tpl da parte del Comune. Tutti gli utili saranno distribuiti tra i soci e al Comune di Asti andranno 298.000 euro». Così il presidente dell'Asp, Paolo Bagnadentro, commenta i dati del bilancio…
«Abbiamo ottenuto un risultato mirabile, chiudendo con un utile di 542.000 euro, più del doppio di quello del 2012 (221.997 ndr). E' un ottimo risultato tenendo conto che abbiamo subito il taglio di 500.000 euro sull'igiene urbana e di altri 500.000 sul tpl da parte del Comune. Tutti gli utili saranno distribuiti tra i soci e al Comune di Asti andranno 298.000 euro». Così il presidente dell'Asp, Paolo Bagnadentro, commenta i dati del bilancio consuntivo 2013 presentandolo ai giornalisti. A spiegare i risultati ci sono anche il vice presidente Luigi Visconti e l'amministratore delegato Paolo Golzio.
La presentazione del bilancio avviene in un momento storico non facile per l'azienda che deve difendersi dalle critiche – bipartisan – mosse in Consiglio comunale, anche a proposito dei crediti non ancora incassati che preoccupano i revisori dei conti di palazzo civico. «Abbiamo creato una task force per il recupero di questi crediti che sono diminuiti passando da 14.502.000 euro al 31 dicembre 2012 a 11.528.000 euro accertati il 31 dicembre 2013 – spiega Bagnadentro – Sono 3 milioni di crediti incassati, cui aggiungiamo ulteriori 700.000 euro contabilizzati al 30 aprile di quest'anno. In oltre ci sono 5 milioni del fondo di riserva accantonato a copertura dei crediti. Il nostro bilancio è stato approvato da un collegio di tre sindaci tra cui il dott. Vincenzo Cipullo e Andrea Manto che ringrazio pubblicamente; abbiamo anche deciso di scegliere come società di revisione la Deloitte e Touche che ne ha certificato i risultati positivi. Alle critiche rispondiamo quindi con i numeri».
Bagnadentro, Visconti e Golzio difendono i risultati dell'azienda definendola trasparente, sana e una società dove si fanno investimenti importanti, pari a 7.800.000 euro, «ammodernando la flotta dei bus – ricordano – quella del noleggio, migliorando la raccolta rifiuti, investendo sulla rete idrica ma anche aprendo nuovi rami d'impresa come il tempio crematorio che vogliamo rendere operativo a giugno». L'amministratore delegato spiega invece il rapporto strategico dell'Asp con i soci «che sono alcune tra le principali utility del nord ovest, una presenza che dà solidità all'azienda. Per vincere le gare d'appalto – aggiunge Golzio – bisogna avere la capacità di fare alleanze, cosa che Asp è stata in grado di fare aggiudicandosi l'appalto per la raccolta dei rifiuti nel sud est della provincia di Asti ma anche per la raccolta differenziata nel Comune di Fano». Si tratta della gara vinta da Asp in associazione temporanea di imprese con la ditta Stirano di Alba (CN), ditta con la quale Asp ha creato, a fine 2013, la società ALMA la quale, si legge sul bilancio, «si prefigge di operare sul mercato dei servizi di igiene urbana con una vocazione primaria al territorio di riferimento cogliendo eventuali opportunità in ambito nazionale».
Non meno importante per l'Asp è il ramo d'azienda che si occupa dell'acquedotto e che, attraverso SIAM (di cui è presidente lo stesso Visconti «a titolo gratuito», precisa rispondendo a chi lo critica per ricoprire più incarichi) gestisce l'interconnessione di Asp con gli acquedotti della Piana, Monferrato e della Valtiglione e che mira all'aggregazione dei Gestori del servizio idrico integrato nell'ATO 5. «L'Asp, che dà occupazione a 391 dipendenti cui si aggiunge tutto l'indotto di artigiani, idraulici e cooperative che lavorano per noi – conclude Bagnadentro – è un valore di questa città e come tale dovrebbe essere tra i pezzi forti da mettere in vetrina e non da denigrare o, peggio ancora, da attaccare senza neanche conoscere ciò di cui si sta parlando».
Riccardo Santagati