Giovedì sera un altro gruppo di 25 stranieri è stato affidato alla Prefettura astigiana dopo essere atterrato allaeroporto di Caselle in arrivo dalle coste dellItalia meridionale. Si tratta,
Giovedì sera un altro gruppo di 25 stranieri è stato affidato alla Prefettura astigiana dopo essere atterrato allaeroporto di Caselle in arrivo dalle coste dellItalia meridionale. Si tratta, per la maggioranza, di cittadini siriani e bengalesi, con qualche presenza libanese e africana. Linvio di quelli che sono destinati ad uno status di rifugiati politici rientra nel piano di ripartizione messo a punto dal Ministero dellInterno per fronteggiare leccezionale afflusso di stranieri, soprattutto dalle coste libiche, che attraversano lo stretto passaggio di mare che li divide dallItalia.
Tutti sono in fuga da situazioni di guerra e di persecuzione politica e, sotto il coordinamento della Prefettura, sono stati accolti da Asl, Croce Rossa e associazioni di volontariato per il disbrigo delle prime pratiche di identificazione e di controllo sanitario. Poi sono stati portati a Villa Quaglina, struttura di proprietà diocesana in frazione Torrazzo, dove la loro permanenza sarà gestita dal Consorzio Coala in collaborazione con il Piam.
A dare un grande contributo è stato il gruppo comunale di Volontariato della Protezione Civile di Asti e i compagni del coordinamento provinciale con la sezione dellAssociazione nazionale bersaglieri che in poche ore hanno messo la struttura, disabitata da tempo, in grado di accogliere dignitosamente i profughi. Con questo ultimo arrivo, sale a 121 il numero complessivo di profughi approdati ad Asti negli ultimi due mesi di cui 24 già ospitati in famiglie sul territorio.
Daniela Peira