Cerca
Close this search box.
Moscato, per i produttori è ingiustala tassa che mantiene il Consorzio
Economia

Moscato, per i produttori è ingiusta
la tassa che mantiene il Consorzio

Una affollata assemblea degli associati alla Produttori Moscato lo scorsa settimana a Santo Stefano Belbo ha visto gli agricoltori fare il punto sul settore tra speranze e qualche timore per il nuovo

Una affollata assemblea degli associati alla Produttori Moscato lo scorsa settimana a Santo Stefano Belbo ha visto gli agricoltori fare il punto sul settore tra speranze e qualche timore per il nuovo annunciato ricorso in sede europea di Zonin. Nel corso della serata il presidente Satragno ha elencato le azioni promozionali fatte dalla Produttori senza risparmiare, come nel suo stile, qualche stoccata agli altri attori della filiera. «L’ultima manifestazione – ha esordito il presidente – in ordine temporale è stato il Vinitaly dove la Produttori Moscato d’Asti era l’unica ad avere uno stand istituzionale per rappresentare il Moscato d’Asti per tutti. Le altre figure rappresentative che sanno luccicare bene le cromature, per chiedere dove fossero e cosa facessero bisognava telefonare a “Chi l’ha visto?”».

Intanto è stata annunciata per i prossimi mesi una campagna promozionale televisiva sulle principali reti nazionali. Anche sui contributi al Consorzio non sono mancate osservazioni. «I 10 euro a tonnellata da pagare per il mantenimento del Consorzio stesso sono una tassa ingiusta e chi si unirà a noi per non pagarli più?». Ovviamente si è parlato anche di rese e prezzi. Che sembrano sempre troppo bassi. «Il motivo per il quale ci sono industrie – ha aggiunto Satragno – che concedono in modo palese o segreto aumenti di prezzo rispetto alla normativa, significa che il prezzo base non è adeguato».

Non è potuta mancare una nota polemica sulle note vicende giudiziarie che hanno accompagnato l’Asti negli ultimi anni. Sia quando si è fatto osservare che alcuni attori hanno cambiato idea in corsa sia quando il Presidente ha ricordato che solo Coldiretti e Produttori hanno speso dei soldi per le cause. Circa 100 mila euro la Produttori. «Qualcuno si chiede come mai – ha commentato Antonio Ciotta di Coldiretti – Produttori e Coldiretti siano in sintonia. Non c’è niente di strano, a noi piacerebbe poter fare fronte comune con tutti. L’auspicio è che l’Assessore all’Agricoltura questa volta difenda gli agricoltori non gli industriali sperando che il 2014 non sia più un anno di avvocati ». Non sono mancate nemmeno le affermazioni di sostegno da parte della platea.

«Non portate gli avvocati a Bruxelles, portate tutti i contadini» ha quasi urlato Filante, uno dei decani tra gli agricoltori. «Il 25 maggio ci saranno le elezioni amministrative – ha chiuso Satragno – e tra i nostri desiderata ci sarebbe quello di avere un assessore regionale all’agricoltura che sappia fare il proprio mestiere e che abbia autorevolezza, mantenendo un atteggiamento al di sopra delle parti. Che non sia solo scrivano dell’eventuale accordo, ma anche notaio e garante. Chiediamo venga rivista o adottata una legge regionale sugli accordi interprofessionali in sintonia con l’Antitrust e che faccia in modo che dopo aver firmato, il rispetto dello stesso, diventi un obbligo e non un optional, come si sta verificando attualmente». Chissà se pensava a Giorgio Ferrero sorridente in prima fila?

Lodovico Pavese

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale