M5S/ Grillo: Siamo al 30%, al prossimo voto ci prendiamo il Paese
Ci abbinano a eversione ma hanno paura, siamo in guerra spietata
Roma, 14 mag. (TMNews) – “Siamo al 30%, ci prenderemo tutto il Paese alle prossime elezioni. Ce lo prenderemo in macerie, saremo la Protezione Civile. Non voglio più vedere quelle facce, questi dilettanti che stanno nei palazzi dei 20 anni. Siamo pronti con tutte le nostre proposte, con il reddito di cittadinanza, con l’abolizione dell’IRAP. Abbiamo restituito 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e si fissano con la diaria. Perché non vanno a vedere quanti soldi si tengono quelli del pdl e del pdmenoelle?”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
“Ci presentiamo in 150 comuni adesso e in 46 in Sicilia a giugno, ossia il triplo dell’anno scorso. La base del MoVimento è in espansione geometrica: non ci fermano più. Infatti hanno un terrore fottuto, un terrore che gli fa fare delle mosse stupide. Interpellanze su chi tiene i soldi quando basta andare dal presidente e dal tesoriere del gruppo parlamentare, mica li gestisco io i soldi. Cercano – ha denunciato Grillo- di bloccare la rete, vedrete cosa faranno adesso. Se la prendono con 20 ragazzi di Nocera Inferiore per dei commenti sul blog.
Su tutti i giornali tutti i giorni con i loro titoli ci abbinano all’eversione, al nazismo, a tutto. Però siamo stufi di prendere botte, ricevere menzogne, subire dossier. Non è mai esistita una stampa così. Siamo in una guerra spietata. Useremo i loro metodi”.
“Ora – ha proseguito il suo je accuse Grillo- i politici fanno copia e incolla. I ministri si ritirano in un monastero. Ora scoprono che non devono andare in tv, e chi ha dato loro quest’idea qua? Hanno messo le seconde scelte nei ministeri. Sanno che non dura. Hanno rubato tempo, rubano tempo. Ma ora un futuro non c’è più. Bisogna calmare le acque e loro devono andarsene a casa. Tutti a casa, come abbiamo sempre detto. Qui una persona che è coerente viene additata come terrorista. Noi siamo semplicemente coerenti. Abbiam detto tutti a casa con la nostra campagna, lo facciamo. Abbiamo detto nessuna alleanza, non facciamo alleanze. Loro non girano, se ne stanno chiusi nei palazzi. Io giro, sono in piazza, sono tra le persone in strada. Mi vuoi contestare? Bene, ti do il microfono. Loro non possono manco scendere per strada, non sanno cosa c’è fuori. Davanti al cancello di casa mia arriva gente disperata, perchè non trovano mai qualcuno con cui parlare che rappresenti lo Stato. Lo Stato per loro è il carabiniere che poi li arresta. Nel MoVimento ci sono persone che rispondono, che parlano. E’ già un miracolo in questo Paese”.