"Cinque referendum per cancellare altrettante storture". E' così che la Lega Nord presenta uno dei suoi prossimi ambiziosi obiettivi, ovvero raccogliere 500.000 firme per ognuno dei 5
"Cinque referendum per cancellare altrettante storture". E' così che la Lega Nord presenta uno dei suoi prossimi ambiziosi obiettivi, ovvero raccogliere 500.000 firme per ognuno dei 5 quesiti proposti, così da potere fare decidere i cittadini, attraverso il referendum. Cinque punti da cancellare dunque, a partire dalla riforma Fornero, colpevole secondo la Lega, di avere intaccato gravemente pensioni e mercato del lavoro. La legge Merlin avrebbe prodotto una mancanza di regolamentazione della prostituzione che produce problemi di carattere sociale, sanitario ed economico.
Con la sua cancellazione, secondo la Lega si scriverebbe la parola fine alla tratta delle prostitute che, esercitando la professione in luoghi a norma, pagherebbero anche le tasse. No anche ai concorsi pubblici aperti agli immigrati, alla legge Mancino, che secondo la Lega Nord, limiterebbe il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, sancito dall'Art.21 della Costituzione. Infine, abolire le Prefetture, significherebbe eliminare non solo una delle emanazioni dello Stato centralista, ma anche un costo considerevole. La raccolta firme è iniziata anche ad Asti presso il gazebo dinanzi al bar Cocchi.
«Alcuni di questi punti sono battaglie storiche della Lega, e tutti sono argomenti che riteniamo importantissimi» dicono Marco Bona, Coordinatore Provinciale Movimento Giovani Padani e Davide Scaiola, Segretario cittadino. «La gente si ferma ad ascoltarci perché ritiene urgenti questi temi, gli effetti della riforma Fornero sono infatti sotto gli occhi di tutti. Ha creato la questione esodati e in più, innalzando l'età pensionabile, ha reso più rigida l'uscita dal mondo del lavoro rendendo ancora più complicato l'accesso al lavoro» dichiara il Segretario provinciale Andrea Giaccone. Si potrà firmare presso i gazebo anche sabato 29 e domenica 30 marzo. A partire dal 29 marzo sarà possibile firmare presso il proprio Comune di residenza, in tutta Italia.