Viaggiando sulla corsia sud della tangenziale la montagna di rifiuti davanti campo rom di via Guerra non passa inosservata. L'hanno vista alcuni nostri lettori che hanno chiamato lunedì mattina
Viaggiando sulla corsia sud della tangenziale la montagna di rifiuti davanti campo rom di via Guerra non passa inosservata. L'hanno vista alcuni nostri lettori che hanno chiamato lunedì mattina in redazione per denunciare l'ennesima emergenza rifiuti in zona, un problema noto a tutti ma che sembra non essere di facile soluzione, almeno stando ai risultati che sono sotto gli occhi dei passanti.
A poche decine di metri dall'ingresso dell'unica azienda presente in quella parte di via Guerra, l'Ecoimpianti, e a ridosso delle postazioni dove vivono le famiglie rom (e i loro bambini), i cumuli di rifiuti sono cresciuti oltre ogni limite creando ancora una volta un pericoloso concentrato di immondizia. Pericoloso per due motivi: all'interno ci sono scarti di ogni genere, oli esausti, batterie, ma anche mobili in legno e altro materiale potenzialmente infiammabile e che potrebbe creare percolato dannoso per l'ambiente circostante, come già denunciato in un esposto in Procura depositato ad ottobre, nel quale si segnalavano anche i famosi roghi di via Guerra, per non dimenticare la petizione promossa tra imprenditori, lavoratori e cittadini con oltre 300 firme raccolte.
In zona esiste però un altro problema legato alla presenza dei rifiuti, i topi di fogna portatori di malattie pericolose, come la leptospirosi che molti anni fa provocò una vittima proprio nel campo rom di Asti. I rifiuti gettati nella montagna davanti al campo sono un problema per il passaggio dei camion che quotidianamente devono raggiungere l'Ecoimpianti dove si smaltiscono gli inerti. Da tempo sono noti i problemi dell'azienda la quale, quasi ogni giorno, ha i cancelli d'ingresso bloccati dall'immondizia abbandonata indiscriminatamente durante la notte. Anche a livello di Consiglio comunale il problema dei rifiuti davanti al campo di via Guerra è stato affrontato più e più volte ma, fino ad oggi, nessuno è ancora riuscito a fermare i responsabili che creano non solo un danno all'ambiente ma obbligano l'amministrazione ad intervenire con dispendiose bonifiche di cui si occupano gli addetti dell'Asp.
All'inizio del 2013 una maxi pulizia da oltre 250.000 euro fu effettuata per rimuovere la montagna di rifiuti a ridosso del campo rom e, a fine ottobre, il sindaco Fabrizio Brignolo aveva annunciato una seconda operazione di pulizia per un costo di circa 30.000 euro. «Ad oggi quel nuovo intervento di bonifica straordinaria non è stato ancora effettuato – spiega Brignolo – ma cercheremo di realizzarlo prima dell'estate anche se non sappiamo ancora quando». Il costo potrebbe però essere aumentato con il crescere dell'immondizia e solo una volta fatto l'intervento sarà possibile quantificare la spesa finale.
Riccardo Santagati