Usa/ Cleveland,dal passato di Ariel Castro affiorano nuovi orrori
Violenze terribili sulla ex moglie, una figlia infanticida
New York, 8 mag. (TMNews) – Mentre il procuratore generale si
prepara a pronunciare l’accusa formale contro Ariel Castro, il
sospetto rapitore delle tre ragazze di Cleveland, in Ohio, le
indagini rivelano nuovi particolari. Oltre ad aver rapito e
violentato le tre donne scomparse per un decennio, Castro avrebbe
esercitato atroci violenze sulla ex moglie, Grimilda Figueroa,
morta lo scorso anno, appena 48enne, in circostanze non ancora
note. Secondo la denuncia presentata alle autorità da Figueroa
nel 2005, Castro le avrebbe provocato fratture multiple al naso,
rotto delle costole, asportato dei denti e procurato ematomi
cerebrali. Tuttavia, spiega Cnn, la polizia non lo ha arrestato e
ha chiuso il caso. L’uomo era stato indagato per violenza
domestica già nel 1993, ma anche in quell’occasione il giudice ha
deciso di non procedere con l’incriminazione.
Intanto alcuni media americani hanno riportato alla luce un
articolo apparso nel 2008 sul quotidiano locale Journal Gazette
of Fort Wayne, dove si racconta di una donna, Emily Castro, al
tempo ventenne, condannata a 25 anni di carcere per aver tagliato
la gola alla bambina di 11 mesi. Secondo il New York Daily News
si tratterebbe proprio di una figlia dell’aguzzino di Cleveland,
e l’articolo del 2008 parla di una giovane donna con disturbi
mentali e manie di persecuzione.
Inoltre, a rendere ancora più tragica e complessa la vicenda, stanno emergendo notizie su
connessioni tra la famiglia Castro e quelle delle tre ragazze
liberate ieri, come la presunta amicizia tra una delle vittime,
Gine DeJesus, e una figlia del rapitore. Un altro figlio di Ariel
Castro, Anthony, trentunenne, avrebbe scritto nel 2004 un
articolo sull’impatto della scomparsa di Gina nella comunità
locale, intervistando anche la madre, Nancy Ruiz.
Il ritrovamento delle tre ragazze ha poi riportato alla luce un
altro caso, quello di una quarta ragazza, Ashley Summers,
scomparsa nel 2007 nella stessa area di Cleveland. Summers, al
tempo quattordicenne, aveva litigato con i famigliari prima di
sparire, e in un primo momento si è pensava ad una fuga. Ma dal
2009 l’Fbi ha fatto sapere che la sua vicenda poteva essere
collegata a quella delle altre ragazze scomparse e al momento si
sta indagando.