Studi epidemiologici veri e propri non ne sono stati fatti, perché lattività del reparto di Psichiatria dellospedale di Asti non ha interesse clinico nel condurli, ma rimane pur sempre un
Studi epidemiologici veri e propri non ne sono stati fatti, perché lattività del reparto di Psichiatria dellospedale di Asti non ha interesse clinico nel condurli, ma rimane pur sempre un osservatorio privilegiato di come la perdurante crisi economica abbia effetti sulla mente delle persone. Lunghi periodi di ristrettezze, precarietà e insicurezza rappresentano un ulteriore fattore destabilizzante soprattutto per le fasce più fragili degli utenti del servizio ma è anche vero che questo stesso fattore può spingere a cercare e trovare nuove strategie di approccio al mondo e risorse personali prima inesplorate per far fronte alla situazione di emergenza.
«Inutile negare che la crisi abbia colpito duro le persone più deboli della popolazione dice il dottor Guglielmo Occhionero, primario del reparto- Persone che assommano ad altre situazioni di fragilità come lisolamento sociale e famigliare, difficoltà di trovare e mantenere unoccupazione lavorativa, limitate risorse economiche, anche quello della precarietà diffusa. A questo si aggiunga che i drastici tagli imposti alla spesa destinata ai servizi sociali e di cura non aiutano. Eppure conclude il dottor Occhionero- nonostante sia sempre più difficile e complicato, i livelli assistenziali a queste persone sono sempre stati garantiti e continuano ad esserlo». Questo grazie ad una rete sociale diffusa che vede al centro lAsl ma si rapporta anche con i Servizi Sociali dei Comuni e dei Consorzi operanti sul territorio.
«Si è cercato di dare qualche aiuto in termini di opportunità per evitare che le persone cadessero in situazioni che avrebbero scatenato patologie più gravi e problematiche. E la mia impressione è che questo lavoro congiunto, seppur fra mille difficoltà, abbia dato i suoi frutti». Più reattivi alla crisi i giovani, anche con patologie mentali, per le quali vengono seguiti e curati dalla Psichiatria astigiana. «Denotano una grande flessibilità e una grande disponibilità a svolgere attività spesso malpagate, per brevi periodi e per mansioni anche di molto al di sotto della loro preparazione scolastica. Ma questo dice il professor Occhionero- non provoca in loro particolari disturbi o destabilizzazioni. Hanno un grande spirito di adattamento che le persone più mature difficilmente riescono a trovare».
d.p.