Una cooperativa del varesotto si sarebbe aggiucata lappalto vincendo la gara, ma i genitori protestano contro il cambio di gestione del campeggio. In dieci anni, con la cooperativa astigiana le iscrizioni sono aumentate esponenzialmente
I genitori astigiani sono arrabbiati, delusi, pronti a sostenere le ragioni della cooperativa Vedogiovane che si è vista strappare lappalto del campeggio estivo di Roccaverano da una cooperativa del Varesotto. Laffidamento è dato dallesito del bando indetto dalla Provincia che serviva ad identificare il gestore del campeggio per i prossimi 5 anni. I genitori dei bambini che abitualmente frequentano la struttura non hanno però nessuna intenzione di far passare sotto silenzio quella che ritengono essere una decisione sbagliata, considerato il successo che da 10 anni riscontra liniziativa gestita dalla cooperativa astigiana. Lunedì pomeriggio davanti alla Provincia le famiglie e gli animatori della cooperativa hanno organizzato un sit in di protesta per cercare di convincere lEnte a fare marcia indietro, una possibilità a dir vero molto remota.
Questanno la Provincia ha scelto di affidare la gestione del campeggio di Roccaverano nel suo insieme (sia per quanto riguarda la proposta educativa che la manutenzione della struttura) predisponendo un bando con un canone daffitto minimo – a carico del vincitore della gara – di 3.000 euro lanno per 5 anni. La cooperativa del Varesotto si sarebbe aggiudicata lappalto con un rialzo di poche centinaia di euro rispetto allofferta di Vedogiovane. Il problema non è tanto la capacità o meno dei nuovi soggetti di saper gestire il campeggio di Roccaverano (nessuno ha mai messo in dubbio questo aspetto né la professionalità dei nuovi arrivati) ma che non sia stato tenuto in considerazione il rapporto di fiducia nato tra le famiglie e gli animatori cui vengono affidati bambini da 6 a 17 anni.
In questo decennio di gestione da parte della cooperativa Vedogiovane il campeggio è diventato un appuntamento immancabile per centinaia di ragazzi, alcuni dei quali sono diventati animatori. Oltre a ciò il campeggio è da sempre il fiore allocchiello dellente provinciale, un servizio di cui andare orgogliosi tanto che ci sono le code agli sportelli ogni volta che le iscrizioni vengono riaperte. Fino ad oggi Roccaverano ha saputo valorizzare capacità professionali del nostro territorio e, forse anche per questo motivo, la decisione della Provincia di fare una gara dappalto in quei termini ha lasciato lamaro in bocca ai genitori interessati dal progetto. «Abbiamo sempre partecipato alla gara anche durante gli altri anni – spiega la presidente Vivana Canale – ma questa volta è stata unificata la gestione del campeggio al progetto educativo, solitamente due settori gestiti autonomamente. Abbiamo comunque partecipato al bando e, da quanto mi è stato notificato tramite pec, non abbiamo vinto».
Per questo motivo le famiglie hanno aperto una petizione (ad oggi sono state raccolte 85 firme) per chiedere alla Provincia il perché di questo cambiamento e testimoniare la massima solidarietà alla cooperativa Vedogiovane. Sono circa 300 i giovani che ogni anno partecipano al campeggio (più alcuni ragazzi che presentano delle disabilità) e molte famiglie hanno già fatto sapere che non manderanno più i loro figli a Roccaverano se non ci saranno gi animatori di sempre. La questione è stata messa nelle mani di un avvocato per vedere se ci sono gli estremi per chiedere lintervento di un giudice. Già oggi potrebbe esserci lincontro tra i rappresentanti delle famiglie e il commissario straordinario dellente provinciale Alberto Ardia. Ieri pomeriggio davanti alla Provincia i primi a testimoniare in favore di Vedogiovane sono stati i bambini delle medie, alcuni dei quali a stento sono riusciti a trattenere le lacrime. «Non possono farci questo, non possono toglierci la nostra famiglia di Roccaverano» hanno detto i piccoli guardando negli occhi i papà e le mamme pronti a combattere fino in fondo per ridare ai figli ciò che le carte bollate hanno tolto loro un po a tradimento.
Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga