Una fila piacevolmente eterogenea. E' quella composta dal pubblico di Max Gazzè, che giovedì, pazientemente ha atteso di entrare al Teatro Alfieri per assistere alla tappa astigiana del suo tour
Una fila piacevolmente eterogenea. E' quella composta dal pubblico di Max Gazzè, che giovedì, pazientemente ha atteso di entrare al Teatro Alfieri per assistere alla tappa astigiana del suo tour "Al teatro sotto casa". L'artista dopo il suo live estivo, prosegue ora il suo viaggio nei più importanti teatri italiani, facendo registrare spesso il tutto esaurito. Cantante, bassista e compositore. Un elenco che da solo non basta a descrivere la capacità che ha Max Gazzé di strappare atmosfere alla poesia, plasmando con esse, come un Demiurgo, i suoi brani musicali che sono ben lontani dalle geometrie, che non hanno mai la stessa forma e lo stesso registro.
In teatro l'attesa del suo pubblico in qualche modo si risolve quando intona "Vento d'Estate", la canzone che cantò con Niccolò Fabi e che vinse nel 1998 "Un disco per l'estate". E' In quel preciso momento che la timida compostezza dovuta al luogo, ha ceduto il passo ad un ascolto appassionato, ma sempre attento alla piacevole complessità dei testi. Il teatro ha cantato e interagito con l'artista che sul palco è stato accompagnato anche dal "Quartetto Euphoria", formazione d'archi tutta al femminile che durante una pausa del concerto si è esibita in un inaspettato e ironico modo di suonare i loro strumenti, recitando una gag che ha saputo divertire il pubblico in sala.
Max Gazzé ha proposto molti fra i suoi brani più noti, come "Il timido ubriaco", "Cara Valentina", "Mentre dormi", quest'ultima, colonna sonora del film "Basilicata coast to coast" che vinse come "miglior canzone originale" in occasione dei David di Donatello 2011. In questo film Max Gazzé diede dimostrazione di sapere interpretare molto bene anche il silenzio, nella parte di un uomo a cui l'amore aveva tolto la voglia di parlare. Tra i pezzi del suo ultimo cd, "Sotto casa" appunto, uno intitolato "Atto di forza", affronta il tema della violenza sulle donne descrivendo la brutalità del gesto e in teatro si avverte una sensazione di gelo.
Si prosegue con "I tuoi maledettissimi impegni", in cui l'artista descrive la frenesia della quotidianità e tenta di ritagliare spazi da potere trascorrere con l'amata che invece "non ha tempo". Si trasforma così prima nella sua ombra e poi in molecola di vento per "accarezzarle impunemente il viso". Max Gazzé, dopo avere salutato l'amico Massimo Cotto tra il pubblico, ha chiamato sul palco l'artista astigiana Elisa Casile per un "fuori programma" e ha duettato con lei nella canzone "Il solito sesso", con cui partecipò al Festival di Sanremo nel 2008. Dopo avere presentato i suoi musicisti, Clemente Ferrari al piano, Giorgio Baldi alla chitarra elettrica, Puccio Panettieri alla batteria, Dedo alla tromba, trombone e chitarra acustica, è venuto il tempo dei saluti, ma il suo pubblico l'ha voluto nuovamente sul palco. Max Gazzé non si è fatto attendere e tutto il pubblico del teatro Alfieri ha ballato sulle note di "Una musica può fare".
Alessia Conti