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«Abbiamo paura quando siamo in negozio»I commercianti di corso Dante incontrano il Prefetto
Economia

«Abbiamo paura quando siamo in negozio»
I commercianti di corso Dante incontrano il Prefetto

«Abbiamo paura, soprattutto alla sera, quando è buio, e nel primo pomeriggio, quando c’è poca gente. Oramai nei negozi entra chiunque a chiedere soldi. E la crisi rende tutti più nervosi».

«Abbiamo paura, soprattutto alla sera, quando è buio, e nel primo pomeriggio, quando c’è poca gente. Oramai nei negozi entra chiunque a chiedere soldi. E la crisi rende tutti più nervosi». Così Anna Oliva, referente dei commercianti di corso Dante, parla del disagio percepito dagli operatori del settore a livello di sicurezza. Disagio che sarà illustrato domani alle 17.30 in Prefettura, quando il comitato dei commercianti che ha avviato nei giorni scorsi il tavolo di confronto con il Comune sui problemi del settore incontrerà il Prefetto Pierluigi Faloni insieme al sindaco Fabrizio Brignolo.

«Molti commercianti – commenta Anna Oliva – hanno montato la porta che si apre con il campanello per cercare di ridurre gli ingressi di chi non vuole comprare ma solo chiedere soldi. Il problema riguarda soprattutto il personale dipendente, composto soprattutto da ragazze, come accade nei negozi lungo corso Dante, che peraltro è poco illuminato. Un deterrente, secondo me e altri colleghi, era rappresentato dai poliziotti di quartiere, che in passato giravano spesso a piedi per le vie del centro: li conoscevamo, avevamo con loro un rapporto di fiducia e ci facevano sentire più sicuri». Il servizio dei Poliziotti di quartiere, infatti, è stato ultimamente ridotto per effetto della carenza di organico che interessa la Polizia di Stato: prevede una sola pattuglia composta da due agenti cui compete il controllo non solo del centro città ma anche di altre zone di Asti, tra cui i parchi cittadini. Una sensazione di insicurezza, quella dei negozianti, percepita anche da Dino Penna, presidente del Centro commerciale naturale.

«Segnaleremo al Prefetto – afferma – il fatto che non ci sentiamo sicuri all’interno dei negozi, dato che non abbiamo più elementi per capire, con uno sguardo, chi è un cliente, chi è un malintenzionato o chi vuole chiedere soldi. L’abbigliamento e lo stile della persona, infatti, non rappresentano più un discrimine come anni fa. E ancora, parleremo di un altro problema segnalatoci dai nostri clienti, che hanno paura a parcheggiare in piazza Campo del Palio perché spesso vengono avvicinati da persone che chiedono insistentemente soldi: il disagio riguarda soprattutto le donne, che temono di trovarsi un “regalino” sulla carrozzeria dell’auto se non acconsentono alla richiesta. E di certo questo non invoglia a fare acquisti nei negozi del centro città».

Dopo l’incontro con il Prefetto, organizzato dal sindaco, i commercianti torneranno a riunirsi in Municipio, a cadenza settimanale, dopo l’Epifania, dato che nel periodo natalizio sono molto impegnati con la loro attività. Gli incontri sono stati decisi nelle scorse settimane a seguito della richiesta al sindaco da parte di un gruppo di commercianti che aveva organizzato un presidio sotto il Municipio in occasione dello sciopero generale di Cgil, Cisl e Uil lo scorso 15 novembre. A partecipare agli incontri, oltre ai rappresentanti dei “comitati di via” che stanno nascendo, anche le associazioni di categoria e l’Atl.

Elisa Ferrando

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