Piazza Roma in ZTL o no? I commercianti rivendicano il “loro parcheggio”
Tante teste, tante idee, ma non tutte fattibili se si vuole procedere con il Piano del Traffico, pur modificabile, impostato dallo Studio Mondo. Il confronto tra commercianti e amministrazione è servito a rimarcare problemi noti da anni e su cui tutti i sindaci si sono dovuti confrontare, spesso con scelte poco coraggiose per non pagarne il prezzo in popolarità. Martedì sera è emerso il caso di piazza Roma che secondo la bozza del Piano Mondo dovrebbe diventare ZTL. Rasero ha ipotizzato di preservare la destinazione d’uso della piazza con il doppio senso di marcia in via Monsignor Rossi e l’installazione di un semaforo che regoli il flusso di traffico così da chiudere l’uscita delle auto su corso Alfieri nella zona museale.
Dal farmacista alla gelataia: un no convinto
Per alcuni negozianti della piazza, tra cui il farmacista e la gelataia, chiudere il parcheggio significherebbe creare un danno alle attività della zona e se il primo ipotizza, nei casi peggiori, il licenziamento di due dipendenti, la seconda ha invece evidenziato che le importanti mostre su Chagall e Monet non avrebbero fatto incrementare i suoi incassi. L’Ascom, presente il direttore Claudio Bruno, ha invece portato dati positivi sull’attività di somministrazione e ristorazione che indicano un 40% in più di fatturato proprio grazie alle mostre.
I dati dell’Ascom premiano le mostre
«Condividiamo l’estensione delle ZTL esistenti negli ambiti del centro storico se supportate da azioni e politiche di sostegno e valorizzazione del commercio urbano – precisa Bruno – Deve però rimanere inalterato il ruolo strategico di piazza Alfieri per la mobilità del centro storico attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato che possa garantire e incrementare l’attuale offerta di sosta eliminando completamente quella a raso. L’alternativa potrebbe essere rappresentata da una diversa destinazione d’uso di una parte del vecchio ospedale». Ma per Ascom parcheggi e viabilità devono calarsi in una visione d’insieme della città nel prossimo futuro e «non potranno prescindere dalla riorganizzazione delle aree mercatali: dobbiamo conciliare le esigenze del commercio fisso con quello ambulante per dare un’immagine di prospettiva di una città che vuole connotarsi come turistica».