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P.A./ Cgil: In sanità ed enti locali 200mila precari
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P.A./ Cgil: In sanità ed enti locali 200mila precari

P.A./ Cgil: In sanità ed enti locali 200mila precari
Urgente provvedimento legislativo per proroga contratti


Roma, 23 nov. (TMNews)
– Il 20% del totale delle persone che lavorano nella sanità e negli enti locali è precario. Sono infatti 200mila i lavoratori con contratto precario in questi due segmenti del pubblico impiego, sul milione di persone complessivamente impiegate. Dopo aver lanciato l’allarme sui 230mila precari in scadenza nel pubblico impiego e nella scuola, la Cgil prosegue il suo monitoraggio sul fenomeno della precarietà nei settori pubblici analizzando nel dettaglio come questo fenomeno sia radicato nella sanità e negli enti locali. Una ricognizione per rivendicare “un provvedimento legislativo che proroghi i contratti”, sulla scia di quanto deciso dal governo Prodi nel 2007.

“Se di fatti è una bomba sociale il numero di precari in scadenza entro fine anno, non lo è da meno il numero complessivo di precari della P.A.”, spiega la Cgil segnalando come una grossa fetta si annidi nella sanità e negli enti locali. Secondo il monitoraggio del sindacato di corso d’Italia, e relativo a dati del 2012, nella sanità si contano circa 60 mila precari su un totale di poco più di 500mila lavoratori del settore. Lavoratori che, in relazione alle diverse tipologie contrattuali, sono così suddivisi: 30mila sono i tempi determinati, 7.500 i cococo, 5mila i lavoratori interinali, mille i lavoratori socialmente utili (lsu) mentre 15mila rientrano nella sezione ‘ncarichi di consulenza. Una voce, quest’ultima, nella quale rientra anche una fetta consistente di finte partite Iva che, a quanto risulta alla Cgil, nella sanità non sono meno di 3mila persone.

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