Alimenti/ Coldiretti: Addio pranzo,1 italiano su 4 fa lo spuntino
Soprattutto le donne. E la cena tramonta a favore dell’aperitivo
Roma, 11 nov. (TMNews) – Un italiano su quattro, il 26%, fa regolarmente lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio che è entrato nelle abitudini quotidiane di ben 13,2 milioni di italiani e di 27,7 milioni in modo saltuario, spesso sostituendo i pasti tradizionali. E` quanto emerge dall’indagine Coldiretti Censis che evidenzia un profondo cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani che tendono a frammentare durante il giorno la propria alimentazione, che in passato vedeva il pranzo e la cena come protagonisti indiscussi. A fare lo spuntino – spiega la Coldiretti – sono soprattutto le donne, i più giovani e i single con frutta, yogurt e cracker che si classificano tra gli alimenti più gettonati.
Un esempio paradigmatico – sottolinea la Coldiretti – è quello dell`aperitivo, abitudine tipica di alcuni contesti soprattutto del nord dove è una sorta di antico rito sociale, ma che ormai si è andato diffondendo un po` ovunque nel territorio nazionale spesso in sostituzione della cena. Si è così andata formando un`ampia offerta fatta di locali ad hoc che offrono la cosiddetta happy hour e, in parallelo si è assistito alla strutturazione di pratiche di massa che, in alcuni contesti, hanno anche determinato problemi di gestione del territorio. Si pensi ai noti casi di Padova con lo Spritz o anche di alcune zone del comune di Milano o della stessa capitale.
Dai dati dell`indagine Coldiretti/Censis emerge che fanno l`aperitivo regolarmente o in modo saltuario quasi 16,5 milioni di italiani, e di questi circa 2,5 milioni dichiara di farlo regolarmente, vale a dire quasi ogni giorno. E` un momento di convivialità in cui conversare, mangiare e bere qualche cosa, rallentare in modo anche netto rispetto alla concitazione della quotidianità; e si pensi in particolare a contesti metropolitani, da Milano a Torino a Roma, dove appunto l`aperitivo, i luoghi in cui incontrarsi per farlo, sono diventati uno dei pilastri della relazionalità di persone dalle caratteristiche socio demografiche anche molto diverse.