La manifestazione si terrà giovedì nel capoluogo piemontese e vedrà coinvolti, in maniera unitaria, i sindacati. Il programma prevede un presidio che si terrà dalle 11 alle 13 davanti alla sede regionale dellInps in via Frola 2. Tino Camerano, segretario provinciale Fim Cisl: «Tra i lavoratori coinvolti anche molti dipendenti astigiani…»
Una manifestazione a Torino per protestare contro il blocco dei pagamenti della cassa integrazione in deroga e la cancellazione degli sgravi contributivi per chi è in mobilità. E quella che si terrà giovedì 17 gennaio, e che vedrà coinvolti, in maniera unitaria, i sindacati. Il programma prevede un presidio che si terrà dalle 11 alle 13 davanti alla sede regionale dellInps in via Frola 2. «Innanzitutto – spiegano gli organizzatori – protesteremo perché, nella legge di stabilità, non verrà più rifinanziato il provvedimento che consentiva ai lavoratori licenziati individualmente per motivi economici, senza diritto allindennità di mobilità, di usufruire dello sgravio contributivo in caso di nuova assunzione».
«Secondo queste incredibili disposizioni decadono dal diritto ad usufruire dello sgravio contributivo anche coloro che erano già iscritti nelle liste di mobilità del 2012 e ancora in attesa di una nuova occupazione. Solo in Piemonte la norma sugli sgravi ha consentito nello scorso anno a 4.907 disoccupati di trovare un lavoro e molti altri ne hanno usufruito per occupazioni a tempo determinato». In secondo luogo il presidio riguarderà il blocco dei pagamenti delle pratiche di cassa integrazione in deroga del 2012 inoltrate entro i termini di legge in Regione e autorizzate, come sempre, dopo il 31 dicembre.
A denunciare il problema, nei giorni scorsi, lo stesso assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto. «Avevamo appena tirato un sospiro di sollievo – dichiara – per la firma dellaccordo col Governo che aveva attribuito al Piemonte ulteriori 50milioni di euro, sul 2012, per coprire le relative domande di cassa in deroga. Ora la doccia fredda: il blocco dei pagamenti relativi alle domande di cassa integrazione in deroga riferite allanno 2012 e autorizzate a partire dal 2013. Come Regione abbiamo autorizzato nei giorni scorsi circa 850 domande relative allanno 2012 che il sistema informativo nazionale dellInps non ci permette di caricare. Ne rimangono in fase di istruttoria ancora 3mila200 riferite allultimo trimestre, le quali coinvolgono 2mila 800 imprese e circa 15mila lavoratori. Persone che rischiano di rimanere privi del sostegno al reddito».
Preoccupato Tino Camerano, segretario provinciale Fim Cisl. «Tra i lavoratori coinvolti – afferma – ci sono anche molti dipendenti astigiani, tra cui i lavoratori della ex Way Assauto. E veramente una vergogna, per cui invitiamo tutti coloro che stanno percependo la cassa in deroga a partecipare alla manifestazione».
e.f.