Milano, 21 ago (TMNews) – “La credibilità intrinseca ed estrinseca di Andrea Masiello è ampiamente dimostrata dai fatti. E’ del tutto irragionevole credere che possa aver incolpato Bonucci per
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Milano, 21 ago (TMNews) – “La credibilità intrinseca ed estrinseca di Andrea Masiello è ampiamente dimostrata dai fatti. E’ del tutto irragionevole credere che possa aver incolpato Bonucci per invidia”. Così Stefano Palazzi, procuratore federale, ha motivato il ricorso presentato contro i calciatori Simone Pepe, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte e Leonardo Bonucci, tutti prosciolti in primo grado per la presunta combine della partita Udinese-Bari del maggio 2010.
Durante il processo d’appello in corso all’ex Ostello della gioventù, a Roma, Palazzi ha chiesto alla Corte di “riformare integralmente” le decisioni della Disciplinare e accogliere le richieste già formulate in primo grado. “Qualora la Corte non ritenga accertata la manifesta volontà dei giocatori Bonucci e Belmonte ad alterare il risultato della gara – ha aggiunto il procuratore -, chiedo la derubricazione delle accuse di illecito sportivo in omessa denuncia, dunque un anno di squalifica per entrambi i calciatori”.