Credo che la prospettiva sia un problema.In questi giorni di prevacanza, mentre butto giù spunti e pianifico post per questo blog e pregusto l'allontanamento, torna prepotente la questione del
Credo che la prospettiva sia un problema.
In questi giorni di prevacanza, mentre butto giù spunti e pianifico post per questo blog e pregusto l'allontanamento, torna prepotente la questione del dove mettersi. Almeno a livello teorico. Come osservatore intendo. Dentro o fuori Asti? Per parlare di Nuovi Astigiani dove bisogna mettersi?
Vorrei che il contesto del blog non fosse localistico. E che lo sguardo non fosse glocal, come si diceva qualche tempo fa (che guarda dal locale al globale), ma semmai il contrario: che guarda il locale dal globale. La materia si fa scivolosa e certo non si può sfuggire alla contraddizione né ipotizzare di essere qui e là. Ma la questione dei confini mi sembra comunque ineludibile anche per ragionare dei temi che mi stanno a cuore.
Mi paiono sempre folgoranti le parole di Beppe Fenoglio in Diario *:
Tutti mi dicono:
– Coraggio, Beppe, pianta baracca e burattini, vattene lontano da Alba! – Chi me lo dice è gente più disparata. D. meccanico ricambista, C. maestro di campagna e M. produttore cinematografico con residenza stabile a Roma.
Rispondo che non ora, dopo, c'è tempo. Debbo prima scrivere il terzo libro che parlerà d'Alba. Ma un libro su Alba è meglio scriverlo in Alba o lontano da Alba?
* B. Fenoglio, Diario, in Opere, edizione critica diretta da M.Corti, collana NUE Nuova Serie, Torino, Einaudi, 1978.