Roma, 27 ago. (TMNews) – Domani pomeriggio alle 15:30 all`interno dello stabilimento Ilva di Taranto i custodi giudiziari dell`area a caldo finita sotto sequestro incontreranno i leader sindacali dei
Roma, 27 ago. (TMNews) – Domani pomeriggio alle 15:30 all`interno dello stabilimento Ilva di Taranto i custodi giudiziari dell`area a caldo finita sotto sequestro incontreranno i leader sindacali dei metalmeccanici. A darne notizia è stato Donato Stifanelli, segretario provinciale della Fiom-Cgil durante una conferenza stampa a Taranto cui hanno partecipato anche Gianni Venturi, leader nazionale di Fiom siderurgia ed il segretario provinciale di Cgil Luigi d`Isabella.
I custodi giudiziari nominati lo scorso 25 luglio dal gip Todisco, Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento, cui si aggiunge il commercialista Mario Tagarelli, nominato custode amministrativo dal gip, incontreranno i leader sindacali per aggiornarli sullo stato degli impianti e sulle prossime decisioni.
“Una piacevole sorpresa – ha commentato Stifanelli – che ci conferma che le cose stanno cambiando. Dall`insediamento del nuovo presidente di Ilva, Bruno Ferrante, non sentiamo più quel clima di ostilità verso la magistratura che c`era prima ed il governo sta dimostrando attenzione alle vicende di Taranto. Chiederemo ai custodi giudiziari di fare più spesso questi incontri anche perché i nostri rappresentanti sindacali delegati alla sicurezza e all`ambiente, si sentono un po` esclusi e vorremmo fossero resi partecipi dello stato dei cambiamenti”.
Domani mattina intanto, al tribunale di Taranto, i giudici Pietro Genoviva, Filippo Di Todaro ed Elvia Di Roma sono chiamati a pronunciarsi sull`incidente di esecuzione presentato dall`Ilva, con cui si chiede di valutare se il gip Patrizia Todisco aveva competenza funzionale ad emettere le due ordinanza con cui, gli scorsi 10 ed 11 agosto, ha specificato le competenze dei custodi giudiziari, precisato che il sequestro non prevede la facoltà d`uso e soprattutto revocato la nomina di custode amministrativo del presidente Bruno Ferrante, che era stata decisa qualche giorno prima dal tribunale del Riesame tarantino.