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Cinema/ A Tarquinia “Inferno”,film-cult 1911 con musica dal vivo

Roma, 27 ago. (TMNews) – Sabato 1° settembre 2012 a Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Nazionale archeologico tarquiniense, alle ore 21.00, sarà ospitata la performance del film “Inferno” con
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Roma, 27 ago. (TMNews)
– Sabato 1° settembre 2012 a Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Nazionale archeologico tarquiniense, alle ore 21.00, sarà ospitata la performance del film “Inferno” con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora realizzata dall’ Edison Studio. L’opera, commissionata da Riccardo Muti per il Ravenna Festival del 2008, è stata successivamente eseguita all’Auditorium Parco della Musica (45° Festival Nuova Consonanza),al Museo Montemartini (Musica nei Musei) e alla Hochschule der Kunste di Lipsia.

Inferno, il film più lungo e costoso del cinema muto italiano, è stato realizzato nel 1911 da Francesco Bertolini e Adolfo Padovan. Ispirato alle illustrazioni di Gustave Dorè e tratto dalla “Divina Commedia” di Dante Alighieri, fu girato sulle ripide pendici della Grigna (Lecco) e nei laghetti di Arenzano (Genova). Dopo la prima proiezione, al Teatro Mercadante di Napoli, divenne un successo internazionale.

Il film ha una straordinaria forza visionaria: ambientato in caverne buie, rocce scure, acque melmose, fuoco e gelo, popolato da orde di demoni pipistrello armati di forche appuntite e da schiere di candide anime del Paradiso che galleggiano in cielo é dominato da un gigantesco Lucifero che divora cadaveri diafani e trasparenti.

Il restauro condotto dalla Cineteca di Bologna è riuscito a ravvivare la definizione fotografica di tutte le scene più importanti e suggestive dei gironi infernali e dei flashback sulle storie umane di Paolo e Francesca, Pier Delle Vigne e del Conte Ugolino.

La colonna sonora dei musicisti di Edison Studio, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani, è realizzata con tastiere elettroniche, microfoni e sistemi computerizzati di elaborazione del suono. L’uso non convenzionale della musica come “semplice” commento tematico, nella ricerca di un suono assoluto, a tratti irreale, apporta un superbo rafforzamento espressivo delle immagini e dei personaggi. Ne risulta fluidità di collegamenti fra le scene, continuità tra musica di commento, paesaggio sonoro, rumore-suono ed impercettibile linguaggio parlato. Il tutto in un immaginario mondo creato dal rapporto tra tre arti: cinema, letteratura e musica.

I musicisti, durante l’esecuzione, sono disposti ad un lato della platea e lo spettatore è totalmente “immerso” nel suono spazializzato del surround.

Lo spettacolo è organizzato dalla Fondazione Etruria Mater (nell’ambito del progetto “Musica e Immagine” ideato e diretto da Leandro Piccioni) in collaborazione con l’Officina dell’Arte Sebastian Matta e con il patrocinio del Comune di Tarquinia.

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