Roma, 29 ago. (TMNews) – Beppe Grillo polemizza con il Pd, dopo le reiterate accuse di ‘fascismo’ che gli sono state lanciate dal segretario del Pd Bersani e da altri esponenti democratici, e dopo le
Roma, 29 ago. (TMNews) – Beppe Grillo polemizza con il Pd, dopo le reiterate accuse di ‘fascismo’ che gli sono state lanciate dal segretario del Pd Bersani e da altri esponenti democratici, e dopo le battute sul suo conto fatte dal ‘collega’ Roberto Benigni: senza nominare il ‘collega’, il leader 5stelle si chiede però quanto costino le sue battute e chi paghi le feste di partito. “Gli incontri annuali per riflettere sul futuro della Nazione (il passato e il presente se li sono già giocati) e per fare un po’ di festa in piazza del pdmenoelle – osserva Grillo sul suo blog – costano una cifra. Ma quanto esattamente? Con che soldi sono organizzati? Forse quelli del finanziamento pubblico o grazie alla generosità di imprenditori ‘amici’ e disinteressati (tipo Riva per intenderci)?
Passando a Benigni, Grillo aggiunge: “E gli artisti invitati sul palco lo fanno per solidarietà verso il pdmenoelle o a fronte di un ricco cachet? E questo cachet a quanto ammonta? Domande perdute nel vento, blowing in the wind…”.
E invece no, Lucio Presta, manager di molti divi della tv e anche di Benigni, decide di replicare in giornata sul suo profilo twitter: “Neanche un euro – scrive – preso dal Pd per lo spettacolo di Benigni. Solo incasso pubblico pagante. Caro Grillo – aggiunge – anche questa volta hai perso buona occasione. Quando vuoi parlare dei cachet degli artisti (te compreso) organizza. Ci sarò”.