Ucraina/ Paese diviso al voto, partito Yanukovich verso vittoria
Ex boxeur Klitschko può battere alleanza Tymoshenko
Kiev, 28 ott. (TMNews) – L’Ucraina alle urne oggi con sentimenti diversi, a seconda anche della prospettiva geografica. Sia all’interno del Paese, dove permane la differenza tra un est e un sud favorevoli al governo e un ovest dove domina l’opposizione, sia al di fuori, dove sembra che l’interesse sia quasi maggiore a Bruxelles e Washington che a Kiev stessa. In questo contesto, pare scontata la vittoria del Partito delle regioni che fa capo al presidente Viktor Yanukovich. La novità attesa è il debutto in parlamento del partito dell’ex boxeur Vitali Klitschko, che con il suo Udar può addirittura sperare in un secondo posto nel proporzionale.
Il Partito del presidente è accreditato del 23% per la parte proporzionale, e dovrebbe mantenere senza problemi la maggioranza dei 450 seggi alla Rada, grazie anche ai deputati, la metà, che entreranno al parlamento con il sistema maggioritario. Nei collegi uninominali il partito del potere ha sfruttato al meglio le risorse amministrative e parte favorito rispetto agli avversari.
Il premier Mikola Azarov, che guida la lista del Pr, ha promesso sino all’ultimo trasparenza nei conteggi, ma non mancano le preoccupazioni dell’Occidente. Dopo le bacchettate dell’Osce per le irregolarità rilevate nelle scorse settimane, è arrivato l’appello del ministro degli Esteri Catherine Ashton e del segretario di Stato americano Hillary Clinton a sottolineare l’importanza della correttezza voto. In una lettera aperta sul New York Times le due grandi signore della politica internazionale sono intervenute ancora una volta a difesa di Yulia Tymoshenko, l’ex premier condannata a sette anni e ritenuta vittima della cosiddetta giustizia selettiva.
La leader virtuale dell’opposizione, che in campo ha passato il testimone ad Arseni Yatseniuk, numero uno dell’alleanza anti-Yanukovich (data intorno al 16%), ha invitato alla vigilia a dare lo stop all’autocrazia instaurata dal presidente mettendo di fronte agli elettori la scelta tra “il cambiamento o il fallimento storico”. L’elettorato ucraino, memore del caos politico-istituzionale degli anni della rivoluzione arancione e della crisi economica da cui il paese sta lentamente uscendo, sembra però più orientato a turarsi il naso a favore della stabilità proposta dal rivale storico della Tymoshenko.
Molti ucraini seguiranno anche i toni moderati del nuovo volto della politica ucraina, Vladimir Klitschko, impegnato con il suo Udar (circa 17%) in un testa a testa con Opposizione unita per il secondo posto nel proporzionale. Contrariamente all’altra star dello sport locale, Andrei Shevchenko, che con Ucraina Avanti!
rischia di non superare la soglia del 5%, il campione mondiale dei paesi massimi sembra aver convinto una buona fetta di elettori su tutto il territorio nazionale, dai Carpazi al Donbass. Chi avrà un notevole successo regionale e riuscirà ad entrare alla Rada saranno a ovest i nazionalisti di Svoboda guidati da Oleg Tianybok, per la prima volta pronti ad affacciarsi alla ribalta nazionale (6%), e a est i comunisti di Petro Symonenko (12%), che potrebbero raddoppiare i voti ricevuti alle ultime elezioni del 2007.