Israele/Santo Sepolcro minaccia chiusura per bolletta milionaria
Azienda idrica israeliana ha chiesto arretrati per 15 anni
Gerusalemme, 3 nov. (TMNews) – La chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme rischia di chiudere a causa di un contenzioso con un’azienda idrica israeliana per bollette non saldate. Stando a quanto riportato dalla stampa israeliana, la società Hagihon vanta un credito di oltre 9 milioni di sheqel (2,1 milioni di dollari). In segno di protesta, il Patriarcato della chiesa greco-ortodossa, custode del luogo più sacro della cristianità, ha minacciato di chiuderlo. Oltre che dal Patriarcato ortodosso, il Santo Sepolcro viene custodito anche dal Patriarcato armeno e dai custodi francescani della chiesa di Roma.
La Chiesa greco-ortodossa sostiene che il Santo Sepolcro sarebbe sempre stato esentato dal pagamento delle bollette, ma l’azienda israeliana ha invece sollecitato il pagamento di 15 anni di arretrati, bloccando di fatto i conti correnti della chiesa e lasciandola nell’impossibilità di pagare gli altri conti.
“Il Patriarca ortodosso Teofilo III ha discusso delle misure da prendere in segno di protesta contro le iniziative israeliane contro la chiesa – ha detto alla France presse Dimitri Diliani, presidente della Coalizione nazionale cristiana della Terra santa – si sta consultando con i leader religiosi per adottare la misura drastica di chiudere il Santo Sepolcro”. Secondo il quotidiano Maariv, la chiesa ortodossa ha scritto al premier Benjamin Netanyahu e al Presidente Shimon Peres per protestare. (fonte Afp)