G20/ Ue svicola da banco imputati,riflettori su fiscal cliff Usa
Un vertice sottotono: non vanno Draghi, Geithner e altri
Roma, 5 nov. (TMNews) – L’Europa sta cercando di defilarsi dal banco degli imputati, nel palcoscenico globale del G20 delle Finanze che da ieri notte si è aperto in Messico, mentre nell’imminenza delle elezioni presidenziali sono gli Stati Uniti a creare crescenti preoccupazioni. Un G20 decisamente sottotono visto che mancano diversi esponenti di spicco, a cominciare proprio da colui che normalmente rappresenta gli Usa in queste riunioni, il segretario di Stato al Tesoro Timothy Geithner. Ma assenti sono anche i ministri delle Finanze di Francia, Pierre Moscovici, e Brasile, Guido Mantega, e il presidente della banca centrale europea Mario Draghi.
Questo mentre al di là dell’appuntamento chiave sul voto per la Casa Bianca, se entro la fine dell’anno repubblicani e democratici non troveranno una intesa sulle manovre per correggere la traiettoria dei conti pubblici, in base alla tregua precedentemente concordata scatteranno una serie di tagli alla spesa e aumenti delle entrate automatici battezzati con l’inquietante nome di “fiscal cliff”, letteralmente “baratro di bilancio”.
Secondo una fonte del G20 citata da Dow Jones “il tempo passa e il baratro si avvicina, ma tutti quanti – ha aggiunto – sono fiduciosi che si troverà una soluzione”. Affermazioni che potrebbero trovare riscontri nel comunicato finale che verrà diffuso al termine delle riunioni. (segue)