Slovenia/ Oggi le presidenziali sul filo della crisi
Favoriti al ballottaggio i due caondidati di centro-sinistra
Belgrado, 11 nov. (TMNews) – Urne aperte dalle 8 alle 20 oggi per i circa 1,7 milioni di elettori sloveni chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Ad un anno dalle legislative anticipate di dicembre 2011, la nuova convocazione arriva in una fase di grave crisi economica, nonché di stallo politico delle riforme in parlamento che desta allarme nei mercati internazionali. Per la prima volta dall’indipendenza dichiarata nel 1991 la corsa è ristretta a soli tre candidati, tra i quali favorito è l’attuale capo di Stato, Danilo Turk, un indipendente sostenuto dal Slovenia Positiva (Ps) primo partito dell’opposizione di centro sinistra, del sindaco di Lubjana, Zoran Jankovich. Il presidente in carica è sfidato dall’altro esponente del centro sinistra, l’ex premier socialdemocratico (Sd), Borut Pahor. Candidato unico del centro destra al governo, infine, è Milan Zver, europarlamentare del Partito democratico sloveno (Sds), guidato dall’attuale premier, Janez Jansa.
L’ipotesi attualmente più probabile è quella di un ballottaggio tra i due candidati di centrosinistra che si ritroveranno costretti, pertanto, a corteggiare l’elettorato avversario, in caso di doppio turno, il 25 novembre. Le presidenziali slovene cadono, infatti, in una delicata fase politica con l’opposizione che minaccia di bloccare per via referendaria le urgenti riforme finanziarie pendenti in parlamento: l’elezione di una figura presidenziale largamente condivisa contribuirebbe a superare lo stallo.
Ex gioiellino dell’Allargamento Ue 2004 e membro dell’Eurozona dal 2007, la piccola Repubblica alpina è oggi impegnata a scongiurare una richiesta di aiuti all’Unione europea.