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Berlusconi: Spero su divorzio Veronica ragionevole, c'è la crisi
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Berlusconi: Spero su divorzio Veronica ragionevole, c’è la crisi

Berlusconi: Spero su divorzio Veronica ragionevole, c’è la crisi
Non pensavo sentenza urgente, non avevo letto lettere avvocati


Roma, 11 gen. (TMNews)
– “Affetto” e sentimenti “positivi” verso Veronica, ma per quanto riguarda la cifra dovuta per il divorzio bisogna tornare a incontrarsi e cercare una soluzione “ragionevole” perché c’è “la crisi”. E’ questo il senso del ragionamento di Silvio Berlusconi durante la registrazione di ‘Telecamere’. Dopo aver rivisto un vecchio filmato in cui dichiarava il suo amore per la Lario, il Cavaliere ha spiegato: “Anche adesso nei confronti di mia moglie non posso dire che i miei sentimenti non siano di grnde affetto. E’ stata tra l’altro, anzi è, la madre – ha affermato – di tre figli meravigliosi. Oggi è lei che si occupa, visto che Barbara lavora, dei suoi figli e adesso che è arrivato anche il terzo, Riccardo, si occuperà anche di lui. E’ stata una mamma ineccepibile”.

“Quindi da parte mia – ha ribadito – non c’è che un sentimento positivo nei suoi confronti. Purtroppo le cose del divorzio sono andate come sono andate. Non si è trovato da parte dei nostri legali un accordo e quindi i giudici sono intervenuti con una sentenza che io non sapevo nemmeno che dovesse arrivare. Ero assolutamente tranquillo, mi sono visto diverse volte a colazione e a cena con mia moglie insieme con i miei figli e non immaginavo che ci fosse un’urgenza. E questo per colpa mia perché non avevo letto alcune missive dei miei avvocati. Speravo che questa cosa sarebbe stata risolta su un piano bonario in un confronto con mia moglie che non ho mai avuto modo di avere non perché non lo abbiamo voluto, ma perché ritenevo avessimo il tempo per averlo”.

“E adesso siamo ancora a questo punto, dobbiamo incontrarci. Io credo – ha concluso Berlusconi – che ci sarà un atteggiamento assolutamente ragionevole da parte sua anche perché oggi siamo in crisi e siamo in crisi non soltanto per quanto riguarda la situazione delle famiglie. Oggi ho letto un numero che mi ha impressionato: ci sono 8 milioni di individui che tra poco potranno entrare nel novero dei poveri”.

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