Ilva/ Acciaio sequestrato, si va alla Consulta
Restano sotto chiave 1,7 milioni di tonnellate di acciaio
Taranto, 15 gen. (TMNews) – I giudici De Michele, De Tomasi e Ruberto del tribunale di Taranto, in funzione di giudice d’appello, hanno accolto l’istanza della Procura della Repubblica di Taranto inviando alla Corte costituzionale la legge 231 del 20 dicembre 2012 contro la quale i pm hanno sollevato questione di illegittimità costituzionale per la parte in cui consente all’Ilva di rientrare in possesso dell’acciaio sequestrato il 26 novembre 2012.
Si tratta di un milione 700mila tonnellate di acciaio prodotto nei quattro mesi in cui gli impianti dell’area a caldo del siderurgico erano sotto sequestro, senza facoltà d’uso e senza autorizzazione alla produzione.
Al tribunale d’Appello i legali dell’Ilva chiedevano di dissequestrare l’acciaio, del valore di un milione di euro, e restituirlo all’azienda così come previsto dalla legge approvata con larga maggioranza alla Camera. L’acciaio per ora resta sotto sigilli in attesa che sia la Consulta a pronunciarsi sulla legge cosiddetta “salva-Ilva”.