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Ue/ Vertice, Lettera Monti a Van Rompuy: Chiediamo più margine
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Ue/ Vertice, Lettera Monti a Van Rompuy: Chiediamo più margine

Ue/ Vertice, Lettera Monti a Van Rompuy: Chiediamo più margine
“Per attuare piano di sostegno a creazione posti di lavoro”


Bruxelles , 14 mar. (TMNews)
– A questo punto “crediamo che l’Italia, che ha rigorosamente rispettato tutti gli impegni presi, dovrebbe oggi poter utilizzare ogni possibile e ulteriore margine consentito dal Patto (di Stabilita’, ndr) per attuare immediatamente un piano di sostegno alla creazione di posti di lavoro stabili e di migliore qualità, alleggerendo il cuneo fiscale sui nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, favorendo l’apprendistato dei giovani e rafforzando i servizi per l’infanzia”. Lo afferma il premier Mario Monti in una lunga lettera inviata al Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy.

“Per quei paesi che si trovano nella parte preventiva del Patto di Stabilità  e di Crescita, dopo aver corretto il disavanzo eccessivo di bilancio – dice ancora Monti nella missiva, dopo aver ricordato tutti le misure prese da proprio governo per risanare le finanze pubbliche e attuare le riforme strutturali per la cescita – il progresso verso l’obiettivo a medio termine (del rapporto deficit/Pil all’1%, ndr) dovrebbe essere valutato – sottolinea il premier – tenendo in considerazione l’impatto sulla crescita di investimenti produttivi e sociali, in linea con le priorità concordate Ue; beninteso, a condizione di preservare la sostenibilità a medio termine dei conti pubblici. Adeguata considerazione dovrebbe essere assegnata alla nozione di ‘fattore rilevante’ (ovvero cause di una minore riduzione del deficit, indipendenti dalla volontà  del Paese, ndr), contenuta nel ‘six pack’, per valutare la sostenibilità delle finanze pubbliche”.

Monti ha anche ricordato che, mentre “ad alcuni Stati membri è stato concesso più tempo per raggiungere i loro obiettivi di bilancio”, l’Italia “non ha chiesto ne’ una proroga per correggere il deficit di bilancio, né ha chiesto un’assistenza finanziaria da parte dell’UE o di un’altra organizzazione internazionale. Al contrario, l’Italia ha contribuito al sostegno finanziario di altri paesi dell’Unione europea in difficoltaì” ha concluso Monti.

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