M5s/ Gattegna: Ebrei italiani valuteranno atti e comportamenti
Nessun pregiudizio, anzi. Pacifici ha fatto riflessione personale
Roma, 23 mar. (TMNews) – “Per quanto riguarda le polemiche su Beppe Grillo e il movimento da lui ispirato, riteniamo che all’interno di M5s siano presenti diverse anime e diverse metodologie in quanto il movimento stesso è riuscito a raccogliere e interpretare un malcontento e un desiderio di rinnovamento che certamente è in fase crescente nella nostra società. Nei confronti di questo movimento è indispensabile, prima di esprimere giudizi definitivi, verificare attentamente i suoi concreti comportamenti”. Lo ha affermato il presidente
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, sottolineando che “l’intervista rilasciata dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici al quotidiano israeliano Haaretz ha il valore di una sua riflessione e non di una linea definita dagli organi rappresentativi”.
“In particolare – ha evidenziato il presidente dell’Ucei- è doveroso riaffermare che le Comunità ebraiche italiane, parte integrante e fondante del nostro paese da oltre duemila anni, mai si sono sentite più tutelate e garantite nei loro diritti di quanto non sia stato a partire dal 1948, anno di promulgazione della Costituzione repubblicana, ad oggi”. E dunque “gli ebrei italiani guardano al futuro con la speranza che, alle difficoltà economiche e all’incertezza politica di questo periodo, faccia seguito una positiva revisione delle regole e dei comportamenti in modo tale da riportare l’Italia, nel consesso mondiale, ai vertici in tutti i campi – culturale, politico, economico e sociale”.
“Gli ebrei italiani, come tutti gli altri cittadini – ha detto ancora Gattegna- hanno posizioni ideologiche e politiche variegate. Gli organi rappresentativi delle Comunità ebraiche, sia durante la recente campagna elettorale che in questa delicata fase di consultazioni e di trattative finalizzate a costruire una maggioranza di governo, hanno mantenuto una posizione attenta rivolta soprattutto a capire le vere intenzioni di tutte le forze politiche al di là delle parole e delle facili dichiarazioni programmatiche e pubblicitarie.
Tutti gli organi responsabili dell’ebraismo italiano si sono attenuti a questa esigenza evitando dichiarazioni non adeguatamente elaborate”.