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Fmi/ Promuove le banche italiane, "notevole resistenza" a crisi
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Fmi/ Promuove le banche italiane, “notevole resistenza” a crisi

Fmi/ Promuove le banche italiane, “notevole resistenza” a crisi
Non immuni da rischi. Bene vigilanza. Più attenzione a fondazioni


Roma, 26 mar. (TMNews)
– Il Fondo monetario internazionale promuove il sistema finanziario dell’Italia: ha dimostrato “una notevole resistenza” alla prolungata crisi, mentre gli stress test sulle banche suggeriscono come queste siano in grado di sopportare “sia a uno scenario di shock concentrati, che uno di bassa crescita”. Giudizi positivi, assieme a richiami sul permanere di rischi e sulla necessità di effettuare “interventi mirati” per rafforzare ulteriormente le banche, che l’istituzione di Washington ha inserito in un rapporto preliminare stilato al termine di una missione di valutazione sul sistema finanziario italiano.

Decisamente positivo il giudizio sulla vigilanza operata dalla Banca d’Italia, mentre secondo il Fmi bisogna rafforzare i poteri delle autorità dando loro anche quello di rimuovere manager e componenti dei Cda.

In Italia, “a differenza di quanto avvenuto in altri paesi – si legge – i requisiti di adeguatezza patrimoniali sono stati raggiunti con modesti apporti da parte dello Stato”. E le stime suggeriscono che l’entrata a regime delle regole rafforzate di Basilea III sulle basi patrimoniali vedrebbe il sistema bancario italiano disporre, come insieme, di “margini confortevoli”. Il Fmi rileva anche come la “solida vigilanza” operata dalle autorità sul settore rappresenti “un pilastro” della stabilità finanziaria nella penisola, che dispone di un meccanismo di gestione delle crisi bancarie “efficiente”. Inoltre ulteriore supporto è giunto grazie all’espansione degli strumenti di apporto di liquidità da parte della Bce.

Tuttavia, “per quanto stabilizzato il sistema non è immune da rischi”, dice ancora il Fmi, citando in particolare la protratta debolezza economica e i legami con i titoli di Stato. La crisi si riflette in bassa redditività e qualità del credito in peggioramento. Possono servire “azioni mirate” per migliorare ulteriormente le difese delle banche italiane, per esempio puntando a migliorare efficienza e redditività, o al rafforzamento delle basi patrimoniali ove necessario.

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