Crisi marò/ Terzi a Monti: Mie riserve espresse formalmente
“Ho fatto ciò in cui credevo rispondendo solo alla mia coscienza”
Roma, 27 mar. (TMNews) – Le riserve di Giulio Terzi riguardo all’opportunità di autorizzare il ritorno in India dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano state espresse dall’allora ministro degli Esteri “in tutte le sedi di Governo, anche formalmente”: è quanto ha scritto sulla sua pagina facebook l’ex titolare della Farnesina, rispondendo alle durissime accuse del premier sulla presunta volontà di Terzi di perseguire “un obiettivo più esterno che diventerà forse più evidente nei prossimi tempi”.
“Le mie riserve al rientro in India dei nostri due sottufficiali Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – ai quali va nuovamente la mia piena solidarietà – le avevo espresse in tutte le sedi di Governo, anche formalmente, insieme alle mie preoccupazioni sulle garanzie certe da ottenere da parte Indiana”, commenta l’ex ministro.
“Aggiungo, dato che molti mi hanno chiesto lumi in proposito, che ho annunciato pubblicamente le mie dimissioni, atto che ritengo legittimo in democrazia, in occasione della mia audizione alla Camera, non per perseguire chissà quale finalità personale, ma perché trattandosi di una vicenda che mi ha coinvolto a livello istituzionale e personale, ho ritenuto proprio in quel momento – per rispetto delle verità che stavo riferendo in Parlamento, massima sede delle Istituzioni democratiche – che si rendesse per me impossibile proseguire nel mio impegno di Governo”.
“Spero con questa dichiarazione ufficiale di aver chiarito ogni aspetto della vicenda”, conclude l’ex titolare della Farnesina: “ciò che ho fatto potrà piacere a molti e dispiacere ad altrettanti, ma di una cosa mi permetto di essere certo: ho fatto ciò in cui credevo, rispondendo solo alla mia coscienza. Grazie a tutti Voi per il sostegno!”