##Governo/ Bersani non fa breccia, da M5S chiusura totale
“Siate responsabili”. Crimi: ‘Né fiducia, né uscite dall’Aula’
Roma, 27 mar. (TMNews) – Il Movimento 5 Stelle non aiuterà in alcun modo la nascita di un governo Bersani: di votargli la fiducia non se ne parla ma neanche di uscire dall’Aula per consentire la nascita dell’esecutivo guidato dal segretario del Pd. Il premier pre-incaricato non fa breccia nei capigruppo grillini, Vito Crimi e Roberta Lombardi, incontrati questa mattina nell’ambito delle consultazioni a Montecitorio.
In diretta streaming sulla web tv della Camera, Bersani ha spiegato ai grillini la sua idea di “doppio registro”, cioè “un governo che apra la legislatura su un programma essenziale di cambiamento (il segretario democratico ne ha illustrato i punti principali, ndr) e una Convenzione per cambiare la Costituzione”, ha chiamato il Movimento 5 Stelle a un’assunzione di responsabilità perché, ha detto, “adesso siete una grande forza” e “il problema dei numeri al Senato riguarda tutti”. Infine ha ribadito il no alla nascita di un governissimo col Pdl e la volontà di un governo che porti al “cambiamento”, di cui, ha precisato, “voi siete grandi protagonisti ma non esclusivi: anche noi stessi sentiamo profondamente questa esigenza. Quindi quello che abbiamo fatto fin qui”, cioè l’elezione di Pietro Grasso e Laura Boldrini ai vertici delle due Camere, “e quel che faremo o faremmo non è per mettervi in imbarazzo ma perché io direttamente sento l’esigenza di cambiamento”.
“Mi sembra di stare a sentire una puntata di Ballarò”, è stato l’esordio raggelante di Lombardi, la prima – e anche la più dura – dei due capigruppo a prendere la parola. “Siamo gli unici – ha sottolineato – ad avere credibilità. Non sono vent’anni che promettiamo le stesse cose”. Crimi ha spiegato che il suo gruppo è pronto a sostenere tutti i provvedimenti che Bersani ha elencato nel suo programma ma la fiducia no: no al governo Bersani e a qualsiasi governo espressione dei partiti. “Escludiamo pure che usciremo dall’aula”, come il segretario del Pd aveva suggerito (“La fiducia si dà e si toglie nel meccanismo parlamentare e c’è anche modo di non darla ma consentendo…”, aveva spiegato). E stavolta Crimi non ha dubbi: non ci sarà un altro caso Grasso, la decisione sarà unanime. L’unico esecutivo che i 5 stelle sono pronti ad appoggiare è un esecutivo da loro guidato, ribadisce il presidente dei senatori grillini: “Se avremo l’incarico di formare il governo noi potremo mettere in campo una cosa che gli altri non hanno: la credibilità”.
Bersani ha preso atto: “Se pensate che sia gestibile un’ipotesi in cui vi caricate un governo trovando un consenso parlamentare, ne parlerò col Colle”. E alla Lombardi ha risposto: “Qui purtroppo non è Ballarò, qui è una roba seria, i prossimi mesi
sono una roba seria”. Insomma nulla di fatto. Se il segretario del Pd vorrà andare comunque alla prova dei numeri – e se il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli consentirà di farlo – ‘l’aiuto’ – assenze strategiche o uscite dall’Aula – per consentire la nascita del suo governo non arriverà dai 5 stelle.