Governo/ Ipotesi piano B. Quirinale attende risposta Bersani
Senza sostegno certo a leader Pd unica via sarebbe altro incarico
Roma, 27 mar. (TMNews) – Pier Luigi Bersani concluderà domani le sue consultazioni con le forze politiche e poi salirà al Colle per riferire dell’esito della sua verifica. Dopo il parziale ottimismo di ieri, oggi i messaggi scambiati con il Pdl sembrano aver allontanato i due principali interlocutori. Alfano descrive Bersani in un “vicolo cieco”. Dal Pd ribadiscono che non ci può essere alcuna trattativa sul Colle. Probabilmente i canali diplomatici resteranno aperti fino all’ultimo, ma nulla di nuovo è emerso che possa dare al presidente della Repubblica la certezza che il premier incaricato possa garantire una maggioranza parlamentare anche al Senato. E dunque si fa avanti l’ipotesi di quel famigerato piano B, ossia un governo del presidente.
Il leader del Pd è atteso con ogni probabilità nel pomeriggio al Colle. Si è preso qualche ora in più proprio per attendere delle risposte politiche, come lui stesso ha spiegato (oggi è toccato ai grillini ribadire a muso duro che non gli daranno la fiducia), ma non si andrà oltre perchè, come è noto, la preoccupazione di Giorgio Napolitano è quella di dare un governo al paese, chiunque sia a guidarlo. E i segnali negativi dell’economia invitano a fare in fretta. Il Presidente ha correttamente accolto la richiesta del leader della coalizione che ha ottenuto la maggioranza alla Camera a fare il suo tentativo, ma il mandato era chiaro, senza un sostegno certo in Parlamento Bersani non può formare il governo e presentarsi alle Camere. L’ingorgo istituzionale che vede il paese alle prese con la formazione in un governo e quasi contemporaneamente con l’elezione del nuovo capo dello Stato riduce i margini per questo tipo di tentativi che pure sono piuttosto inediti nella storia repubblicana.
Dunque non ci sono tanti scenari possibili per Napolitano, il cui obiettivo è appunto quello di favorire la formazione di un governo: se domani Bersani non porterà valutazioni positive su questo giro di consultazioni toccherà al capo dello Stato sciogliere la matassa e allora potrebbe rapidamente tornare a consultare le forze politiche su un altro nome e poi assegnare l’incarico (già venerdì sera o al più tardi sabato mattina?). Si parla di ipotesi perchè in queste ore, fanno sapere dal Colle, ‘nell’attesa che l’incaricato venga a riferire sono chiusi in un impenetrabile no comment’. Ma un governo del presidente o di scopo, o come si preferisca chiamarlo, secondo alcuni è l’unica opzione alternativa, anche se altrettanto densa di incognite. In primo luogo, appunto, quella della scelta del successore di Napolitano che tanto sta a cuore al Pdl. Per non parlare delle diverse valutazioni interne al Pd che potrebbero emergere e spaccare il partito se si trovasse di fronte alla scelta di sostenere un altro governo insieme al Pdl.