##Cipro/ Riapertura banche soft, ma fuga capitali c’è già stata
Nei primi due mesi dell’anno sono svaniti 2 mld da depositi
Roma, 28 mar. (TMNews) – Di oligarchi russi impellicciati non se ne sono visti granché. Più che altro sono stati pensionati, piccoli risparmiatori e gente comune che, a gruppetti nemmeno tanto folti, si sono messi in fila per ritirare i contanti che è stato consentito loro per le più comuni necessità. L’attesissima riapertura delle banche di Cipro non ha riservato le scene da tregenda che sembravano annunciare le massicce presenze di inviati di media internazionali. Da giorni scorrazzano nell’isola in questa fase critica a cavallo del piano di salvataggio dell’Eurogroppo. Hanno trovato tanta rabbia tra i correntisti in fila, ma niente incidenti, tenuto conto che le banche erano presidiate da un numero insolitamente elevato di agenti di sicurezza.
Ma del resto era prevedibile che oggi non si sarebbe vista una manifestazione fisica della temuta fuga di capitali, dopo 12 lunghissimi giorni di chiusura forzata delle banche. Perché la riapertura è avvenuta solo dopo l’adozione di drastiche limitazioni alle possibilità di trasferire fondi, effettuare pagamenti, bonifici e ritirare banconote, con il benestare dell’Ue. Tra i vari limiti quello di 300 euro il giorno sui ritiri in contati e di 5.000 euro al mese sulle spese con carte di credito. Agli aeroporti funzionari delle dogane si accerteranno che i viaggiatori in uscita non portino con sé più di 1.000 euro in contanti.
Il ministro degli Esteri Ioannis Kasoulides si è sbilanciato sulla previsione che le limitazioni potrebbero essere rimosse dopo un mese. C’era poco da affannarsi quindi agli sportelli oggi. E in parte a spiegare questa mancata ressa c’è anche il fatto che in buona misura il temuto “bank run” dai conti di Cipro è già partito da molto tempo.
Secondo i dati della Banca centrale europea, che oggi ha rifornito di contanti le banche cipriote inviando (tramite la tedesca Bundesbank) un intero cargo carico di contanti, nei primi due mesi dell’anno Cipro ha subito una pesantissima emorragia dai depositi bancari: sono svaniti 2 miliardi di euro, pari a oltre il 4 per cento del totale. E’ l’equivalente del 20 per cento del totale di aiuti promessi dall’Eurogruppo (10 miliardi di euro). Come si suol dire, i proverbiali buoi, o almeno buona parte di essi, sono già fuggiti dalla stalla. (segue)