Svizzera/ Apre a scambi dati bancari,ma solo con intesa globale
Linea formale, politica elvetica si allinea a posizione banche
Ginevra, 23 apr. (TMNews) – Apertura di facciata della Svizzera sul segreto bancario. Il ministero delle Finanze elvetico, tramite un portavoce, si è detto disponibile allo scambio automatico di informazioni, ma unicamente a condizione che diventi un vero standard internazionale coinvolgendo “tutte le grandi piazze finanziarie americane, europee e asiatiche”. In pratica ci vorrebbe “una soluzione globale” e “ci sono ancora molti paesi che devono fare dei passi importanti, che devono spazzare davanti ai loro portoni”, ha detto per parte sua il ministro degli Interni Alain Berset.
E un accordo globale di questo genere non sembra certo dietro l’angolo.
Tuttavia formalmente Berna si mostra disponibile a aperture su questo versante, dopo che nelle ultime settimane, specialmente nell’Unione europea il tema si è fatto più pressante. Vari paesi, a cominciare dalla Francia ma non solo, puntano sempre più insistentemente il dito contro tutti questi Stati e quelle giurisdizioni che, vuoi per il segreto bancario, come la Svizzera, vuoi per regimi fiscali di vantaggio, vengono ritenuti crocevia dell’evasione fiscale e del riciclaggio.
Inoltre la politica della confederazione elvetica sembra riposizionarsi dopo che nei giorni scorsi c’è stata una rilevante apertura da parte della potente e influente associazione dei banchieri svizzeri. Ed era stato proprio il capo dell’associazione, Patrick Odier, a indicare per primo questa apertura ma condizionata ad un contesto di accordo globale.
Finora la strategia della Svizzera, dove il segreto bancario fa parte della tradizione culturale del paese, è stata quella di evitare meccanismi di scambio automatico di informazioni, puntando invece a trattative bilaterali con i singoli Stati finalizzati ad accordi-sanatoria sulle questioni fiscali, come si è tentato con Germania e Italia. (con fonte Afp)