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Giustizia/Cancellieri: No ad esasperazioni e contrapposizioni
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Giustizia/Cancellieri: No ad esasperazioni e contrapposizioni

Giustizia/Cancellieri: No ad esasperazioni e contrapposizioni
Ora da parte pregiudizi ideologici,ridare centralità cittadini


Roma, 20 mag. (TMNews)
– “Il tema della giustizia, dell`affidabilità del sistema giustizia, è assolutamente centrale per la vita del Paese. Lo è nel dibattito delle forze politiche, ma ancor di più nella sensibilità dell`opinione pubblica che ne fa, a torto o a ragione, il parametro su cui valutare il funzionamento dell`intero apparato istituzionale, ben oltre l`ambito ristretto dell`amministrazione della giurisdizione”. Lo ha affermato il ministro Guardasigilli Annamaria Cancellieri nell’audizione in Commissione Giustizia del Senato sul programma del suo ministero.

“Guardo, quindi, con grande preoccupazione – ha proseguito la Cancellieri che aveva a fianco il presidente della Commissione Nitto Palma – al sentimento di insoddisfazione e incomprensione che oramai molta parte dei cittadini nutre nel rapporto con la giustizia e che rischia di portare ad una pericolosa presa di distanza nei confronti dello Stato e delle istituzioni repubblicane.Ed è con altrettanta preoccupazione che guardo alle mai sopite esasperazioni e contrapposizioni che, come ha più volte evidenziato il Capo dello Stato, caratterizzano il nodo “delicato e critico” dei rapporti tra politica e giustizia e che costituiscono un prepotente fattore di disaffezione della società civile verso il mondo delle istituzioni. Quando ci si arrocca – lasciatemelo dire – in maniera astratta, su posizioni preconcette, è difficile individuare un cammino comune di riforme”.

“Tutto ciò – ha proseguito la Cancellieri – mi pare conduca ad una strada obbligata: che è quella di mettere da parte pregiudizi ideologici e visioni monocolari per assumerci tutti insieme la responsabilità di rimettere il cittadino al centro del pianeta giustizia.Nella mia precedente esperienza al Viminale ho sempre guardato alla sicurezza come a un diritto fondamentale del cittadino, precondizione di godimento effettivo degli altri diritti essenziali e delle prerogative di libertà.A più forte ragione non saprei concepire la giustizia esclusivamente in termini di erogazione di un servizio e riterrei riduttiva qualunque interpretazione che la confinasse in questa asfittica visione, sia pure in nome di comprensibili esigenze produttive e di miglioramento delle performance degli uffici giudiziari”.

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