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Tabacco/ 2500 emendamenti al progetto di direttiva europea
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Tabacco/ 2500 emendamenti al progetto di direttiva europea

Tabacco/ 2500 emendamenti al progetto di direttiva europea
Rischi di possibili infrazioni alle norme sul commercio del Wto


Roma, 31 mag. (TMNews)
– Sono 2500 gli emendamenti presentati al Parlamento europeo sul controverso progetto di direttiva europea sul tabacco, che impone nuovi vincoli alla produzione e al commercio di sigarette e che è stato ieri al centro dei colloqui tra il commissario alla Salute Borg e le ministre dell’Agricoltura De Girolamo e della Salute Lorenzin, dopo che il nostro Parlamento ha già espresso pareri contrari alla direttiva.

“Ai 1300 emendamenti presentati dai membri della commissione Ambiente dell’Europarlamento – dice l’europarlamentare Oreste Rossi (Efd), “relatore ombra” del provvedimento – se ne sono aggiunti 1200 provenienti dalle altre commissioni. Gli emendamenti andranno in votazione a luglio nelle sessioni del Parlamento che si terranno a Strasburgo, ma non credo che le 4-5 sedute previste siano sufficienti a smaltire i 2500 emendamenti. Quanto al merito del provvedimento, io che non fumo, non ho mai fumato e non voglio cominciare a fumare, sono nettamente contrario perchè questo approccio proibizionista considera i cittadini incapaci di intendere e di volere. Mentre io ritengo che quando uno è maggiorenne ed è informato sulle conseguenze dei suoi atti con campagne di informazione ed educazione che devono coinvolgere anche le scuole, deve essere libero di decidere dei suoi comportamenti. Altrimenti domani dovremmo proibire o razionare o togliere le etichette anche sui vini e sui liquori, oppure proibire il deltaplano perchè può essere pericoloso per la salute”.

Le perplessità sul progetto di direttiva derivano anche da un recente studio effettuato dagli uffici del Parlamento europeo. “Questo studio, disponibile per ora solo in inglese – aggiunge Rossi – afferma che il progetto di direttiva sul tabacco ha sottovalutato almeno tre aspetti importanti: non calcola gli effetti sul consumo del pacchetto di sigarette “bianco” senza marchi e col 75% dedicato a scritte e immagini dissuasive e non valuta il rischio che i fumatori possano rivolgersi al contrabbando e magari a prodotti più nocivi perchè magari realizzati con tabacco realizzato con pesticidi fuori dall’Europa; non valuta gli effetti negativi sulle coltivazioni di tabacco, che colpirebbero fortemente gli agricoltori del nostro Paese; non valuta che il divieto dei marchi sui pacchetti potrebbe contrastare con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio”.

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