Partiti/ Cdm propone abolizione finanziamento in tre anni
Obbligo statuto per ottenere servizi e benefici fiscali
Roma, 31 mag. (TMNews) – Sarà abolito gradualmente, in tre anni, il finanziamento pubblico dei partiti. E’ quanto prevede, secondo fonti governative, il ddl approvato oggi dal Consiglio dei ministri. La gradualità, spiegano fonti governative, servirà ad armonizzare la riforma in particolare con quella parte del nuovo sistema che prevede la devoluzione del due per mille del reddito dai privati cittadini. L’uso dello strumento fiscale richiede tempi tali per cui i partiti non potrebbero accedere alla nuova forma di finanziamento prima del 2016.
Il finanziamento pubblico, se verrà approvato in Parlamento il meccanismo studiato dal Governo, dovrebbe quindi ridursi al 60% dal primo anno, al 50% il secondo anno e al 40% nella terza annualità, fino alla sua abolizione e sostituzione con il nuovo sistema.
Un’altra norma di rilievo riguarda l’obbligo per i partiti di dotarsi di uno statuto che risponda a criteri di democrazia interna e di gestione trasparente dei fondi, pena l’esclusione dai benefici fiscali per le donazioni, dal diritto all’uso degli immobili pubblici e dei servizi, e dal finanziamento attraverso la leva fiscale.