Già la nuova Tares fa arrabbiare, perché la rimodulazione delle aliquote (che non possiamo più decidere a livello locale, se non in minima parte) ha aumentato il carico sulle famiglie, soprattutto
Già la nuova Tares fa arrabbiare, perché la rimodulazione delle aliquote (che non possiamo più decidere a livello locale, se non in minima parte) ha aumentato il carico sulle famiglie, soprattutto quelle numerose. In più quest'anno la legge ha inventato una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro che colpisce tutti e, pur facendo parte della bolletta, va direttamente allo Stato ed è stata aumentata anche l'addizionale provinciale… È facile immaginare la gioia di un Sindaco che ha dovuto mandare a nome del Comune, con lo stemma della Città, cinquantamila bollette ai propri concittadini, contenenti aumenti stratosferici, per riscuotere soldi che vanno direttamente ad altri Enti.
A ciò si aggiunge che qualcuna delle ditte incaricate delle varie fasi di predisposizione e recapito delle bollette ha commesso gravi inadempienze (ritardi, errori nelle partite iva, etc.) che hanno costretto i cittadini a inaccettabili disagi. Nonostante questo gli Astigiani, informati del fatto che anche il loro Comune è stato "preso in mezzo" a un meccanismo infernale, hanno dimostrato grande senso civico e appartenenza alla propria comunità: chi ha ricevuto la bolletta per lo più ha pagato e molti di coloro che non l'hanno ricevuta hanno addirittura affrontato lunghe code agli sportelli per farsela stampare. Il mancato introito della Tares avrebbe messo in ginocchio la Città, che nei mesi scorsi aveva svuotato le proprie casse fidandosi del decreto 35/2013 sui pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese, che prevedeva che i Comuni anticipassero i soldi che sarebbero poi stati rimborsati dallo Stato (il Comune di Asti ha pagato, ma i soldi non sono arrivati….). Il gettito previsto al 31 luglio per l'ipotesi che le bollette fossero state recapitate in tempo era di circa 4.500.000 euro.
Giovedì 8 agosto abbiamo avuto il dato relativo ai versamenti effettuati alla data del 1 agosto, apprendendo che gli astigiani avevano pagato circa 2.800.000 euro: una cifra molto più bassa di quella prevista, ma comunque sufficiente a pagare (usando fondi vincolati) gli stipendi del mese di agosto e le altre spese indifferibili. La disponibilità di questa informazione ci ha consentito di rinviare la scadenza per il pagamento, già prorogata al 10 agosto, fino alla fine del mese. Certo avremmo preferito differire subito il termine dal 31 luglio al 31 agosto, ma non ce lo siamo potuto permettere perché, come detto, era indispensabile ricevere entro il 10 agosto almeno una parte significativa di quei soldi. Grazie ancora a tutti gli Astigiani.
Il Sindaco Fabrizio Brignolo