E intanto dalle categorie che storicamente si erano battute contro il Festival delle Sagre arriva una storica retromarcia. A fare autocritica per primo è stato Roberto Ferretto, presidente dei ristoratori e albergatori astigiani che ha ammesso: «Dopo gli screzi degli anni scorsi mi tocca ricredermi perchè quelli alla Douja 2013 sono stati dieci giorni straordinari con i colleghi ristoratori pienamente soddisfatti della partecipazione a Piatto d'autore…
A fare la somma delle degustazioni dei vini premiati al concorso nazionale, delle 141 etichette di Barbera, delle 16 di Alta Langa, delle 60 cantine di Asti Spumante, dei 43 Oscar, delle 102 grappe, delle degustazioni delle Camere di Commercio, delle serate di assaggio Onav, dei menù dei piatti d'autore e delle cene sotto le stelle si arriva ad un totale tondo tondo di 75 mila bicchieri serviti durante i dieci giorni della Douja d'Or. Con un incremento, per gli estimatori della statistica, del 2% rispetto allo scorso anno. Un bel successo, visti i venti di crisi che non smettono di tirare, illustrato venerdì mattina dal presidente della Camera di Commercio di Asti Mario Sacco, a capo dell'ente che organizza la doppia kermesse di Douja e Festival delle Sagre.
Ancora numeri: 20 mila le bottiglie vendute nell'Enoteca della Douja nonostante la chiusura anticipata alle 20 del sabato sera per ragioni di sicurezza; 4 mila i piatti d'autore, altrettanti dolci d'autore e stessa quantità di coppe gelato al gusto di vino serviti insieme ai 6800 piatti delle associazioni di categoria, ai 5800 piattini serviti in accompagnamento a Barbera e Alta Langa e i 2400 delle serate Onav. Con gli altri stuzzichini si arriva a poco meno di 30 mila piatti che hanno sfamato il pubblico di bevitori insieme alle golosità servite dai 25 produttori di Asti fa goal.
Numeri da grandi occasioni anche per il Festival delle Sagre che ha chiuso la domenica sera con 600 mila porzioni servite delle quali 95 mila dolci.
E sono da capogiro anche i bilanci dei contatti on line di quella che può essere ribattezzata Douja.2, come suggerisce il presidente di Confartigianato Biagio Riccio.
Lo spot della Douja d'Or, con lo slogan Noi vediamo il bicchiere mezzo pieno. E voi? declamati dal cantautore astigiano Giorgio Conte, è stato visto almeno una volta da 24 milioni di spettatori di Rai e La7, con una spesa complessiva fra acquisto di spazi pubblicitari e produzione del video che non raggiunge i 70 mila euro. I social media hanno fatto da cassa di risonanza della manifestazione, fra post su fb, twitter, foto su Instagram e messaggi moltiplicati sulle bacheche per un totale di 5 milioni di potenziali profili interessati. «Una strategia, quella della comunicazione, che ha funzionato – ha raccontato Sacco – ad una riunione di Unioncamere a Roma, ho scoperto che in ogni città e zona in cui operano aziende vinicole premiate alla Douja vengono organizzate presentazioni, conferenze stampa ed eventi per dare la notizia e se considerate che i vini premiati sono oltre 500, si può ben capire quale diffusione capillare abbia il nome e il marchio della Douja».
Fra le idee in movimento per la prossima edizione vi è quella di incrementare le prenotazioni on line dei piatti d'autore (che quest'anno hanno superato già il 50%) e l'istituzione di un bollino digitale che ogni cantina premiata possa apporre al suo sito e ai suoi social per divulgare ancora di più il marchio della Douja. Mentre Sacco ha ribadito che la sofferta decisione di vietare la vendita delle bottiglie chiuse il sabato sera alle Sagre e all'Enofila deve trovare per il prossimo anno una analoga decisione che riguardi tutti i locali cittadini, da categorie che storicamente si erano battute contro il Festival delle Sagre arriva un'altrettanto storica retromarcia.
A fare autocritica per primo è stato Roberto Ferretto, presidente dei ristoratori e albergatori astigiani che ha ammesso: «Dopo gli screzi degli anni scorsi mi tocca ricredermi perchè quelli alla Douja 2013 sono stati dieci giorni straordinari con i colleghi ristoratori pienamente soddisfatti della partecipazione a Piatto d'autore. Resta da fare qualche ragionamento sul terzo turno serale che, per il prossimo anno, potrebbe anche sparire. Ma il bilancio complessivo della partecipazione è molto positivo».
Stessa lunghezza d'onda per Biagio Riccio, presidente di Confartigianato, spesso critico in passato nei confronti della manifestazione. «Per la prima volta è stata fatta una manifestazione che ha potuto contare sulla collaborazione di tutti. E dico proprio tutti. Spero che questo spirito non si esaurisca ma si consolidi anche per altre occasioni di rilancio e promozione». Promette una continuità anche l'architetto Maria Federica Chiola, curatrice del convegno su architettura e vino: «Idee in cantiere ce ne sono tante, non vogliamo lasciar cadere l'argomento che ha suscitato tanto interesse. Il nostro obiettivo è quello di portare Asti fuori dai suoi confini. Asti e il suo territorio se lo meritano».
Daniela Peira