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Festa del Cinema, mancano i film di peso
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Festa del Cinema, mancano i film di peso

Le “istruzioni per l’uso” sono particolarmente invitanti. Il nome, d’altronde, Festa del cinema, richiama l’idea di un momento partecipato, diffuso, largamente condiviso. Sarà davvero

Le “istruzioni per l’uso” sono particolarmente invitanti. Il nome, d’altronde, Festa del cinema, richiama l’idea di un momento partecipato, diffuso, largamente condiviso. Sarà davvero così? La cautela, in questi casi, è d’obbligo. La Festa, infatti, in programma in tutte le sale tra il 9 e il 16 maggio, è stata presentata nei giorni scorsi come “il più importante evento legato al cinema in Italia” ed è stata promossa sbandierando per qualsiasi film, in qualsiasi giorno della settimana e per qualunque orario di programmazione, un costo del biglietto d’ingresso assai contenuto, solo € 3,00 (€ 5,00 per le proiezioni in 3D). Ma al di là delle intenzioni, assolutamente lodevoli, non c’è dubbio che la Festa, attuata dall'intera industria cinematografica dopo infinite discussioni, molti tentennamenti e parecchi rinvii, arriva in un momento difficile per il “sistema cinema” italiano.

Il 2012, non possiamo dimenticarlo, si era chiuso con la diminuzione del 10 per cento delle presenze in sala e l’8 per cento in meno degli incassi, con una quota di mercato dei film italiani, insieme alle coproduzioni internazionali, scesa al 26,5 per cento a fronte del 37,6 del 2011. L'iniziativa di Anec, Anem, Anica, insieme ad Acec e Fice, va dunque in direzione di un rilancio dello spettacolo cinematografico in termini di intrattenimento popolare e a basso costo. Molto, però, dipenderà non solo dalle tasche degli italiani, ma anche dai titoli in cartellone nella settimana cruciale del 9-16 maggio. Su questo punto il giudizio degli esercenti è quantomeno frammentato, tra chi si dichiara soddisfatto delle potenzialità di film come Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini (con Neri Marcorè, Margherita Buy, Emilio Solfrizzi, Vanessa Incontrada) e L’uomo con i pugni di ferro (protagonista Russel Crowe), e chi, al contrario, non nasconde le proprie perplessità per una griglia di film ritenuti di “seconda fascia”.

In effetti, uno dei lungometraggi più attesi della stagione, Il grande Gatsby di Baz Luhrmann, interpretato da Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan (il film d’apertura dell’imminente Festival di Cannes), esce nelle sale il 16, l’ultimo giorno della Festa, quasi una beffa. E anche La grande bellezza di Paolo Sorrentino (anch’esso molto atteso sulla Croisette, dove sfilerà in concorso), arriverà sugli schermi solo il 23 maggio, fuori tempo massimo per la settimana a ingresso ridotto. La Festa del cinema, insomma, dovrà cavarsela da sola. E sfornare numeri positivi per costituire concretamente un motivo di ripresa per il nostro “sistema cinema”. Se lo augurano tutti. E allora? Che la Festa cominci. Sperando che sia solo la prima di una lunga, positiva serie. Paolo Perrone

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