Da uno studio effettuato nel 2010 si è visto che, sebbene il numero di libri letti dai ragazzi sia diminuito, lo stesso non accade per i fumetti, anzi, è stato registrato un vero e proprio boom di
Da uno studio effettuato nel 2010 si è visto che, sebbene il numero di libri letti dai ragazzi sia diminuito, lo stesso non accade per i fumetti, anzi, è stato registrato un vero e proprio boom di adulti e ragazzi che si sono appassionati al genere fumettistico. Da sempre gira lo stereotipo che il lettore di fumetti, o meglio il fumettaro, sia una persona che vive completamente estraniata dalla realtà e immersa in un mondo tutto suo, fatto di eroi, supercattivi e tutto ciò che deriva dal leggere fumetti. Nel corso degli ultimi anni però le cose stanno cambiando radicalmente e sempre più in fretta. In fumetteria si vedono molti uomini distinti in giacca e cravatta che comprano fumetti per unora o due di svago, e lattività di lettore di fumetti non sembra essere solo più una prerogativa per i maschi, ma un numero considerevole di ragazze si è avvicinato a questo mondo. I lettori di fumetti si possono distinguere sostanzialmente in due categorie: lettori seriali e lettori casuali.
I lettori casuali sono quelli che per una qualche ragione hanno messo piede in una fumetteria e hanno deciso di provare a leggere un fumetto ogni tanto. Principalmente leggono volumi unici o fumetti dautore come Corto Maltese e Tex. I lettori seriali al contrario si sbizzarriscono scegliendo indistintamente tra fumetti americani e manga. Ma il mondo del lettore seriale non rimane confinato alla fumetteria (che può essere considerato il punto zero di ogni fumettaro) ma continua nelle fiere espositive che si tengono nelle principali città italiane (e anche ad Asti, nel mese di maggio). Nelle fiere il fumettaro può sbizzarrirsi nel comprare oggetti da collezionismo, fumetti introvabili e soprattutto seguire le esibizioni dei cosplayer. Questi ultimi sono coloro che amano talmente tanto il loro personaggio da voler vestire i suoi panni per un giorno. I costumi variano prendendo spunto non solo da fumetti, ma anche da serie televisive e personaggi della Disney. Inoltre si tengono gare in ogni fiera per decidere quale costume sia il più bello.
La lotta è molto agguerrita e ci sono persone capaci di spendere centinaia di euro in costumi a dir poco stupefacenti, altri invece si accontentano di farsi il proprio costume a mano, facendo sfoggio di abilità sartoriali e artistiche considerevoli. Il fumetto da un paio di anni tocca tutti i rami dellintrattenimento, vengono prodotti fumetti tratti da famosi videogiochi come il popolare Assassins Creed, che ha spopolato in tutta Italia dando il via alla produzione di merchandising, libri e fumetti. Questa nuova frontiera del fumetto ha aperto le porte a tutti coloro che, amanti dei videogiochi, hanno voluto continuare le avventure del proprio eroe anche sulla carta. Inoltre lavvento dei film dei supereroi come Avengers, Iron man e Captain America ha convinto una fetta considerevole di lettori a iniziare a leggere i fumetti americani. Ecco arrivare, allora, un nuovo boom del fumetto supereroistico, portando migliaia di nuovi appassionati a prendere parte a giochi di ruolo con i protagonisti dei film.
Uno dei più quotati è il gioco di ruolo su Facebook, dove lentusiasta lettore può creare un account del proprio personaggio preferito e iniziare a scrivere e intessere storie con altri appassionati, vestendo i panni (virtuali) del suo personaggio preferito. Fenomeni come questi hanno aumentato le vendite dei fumetti e le grandi catene dei supermercati ne hanno approfittato inserendoli tra i loro prodotti. Stessa cosa accade nelle edicole e nelle librerie. Ciò ha portato notevoli disagi alle fumetterie, che si vedono portare via un numero considerevole di clienti, perché i prodotti arrivano ai supermercati e alle edicole molto prima che alle fumetterie. Inoltre, si vendono esclusivamente i fumetti più popolari del momento, come Naruto, One Piece e le maggiori testate Marvel.
La concorrenza delle librerie invece è più ridotta, perché la loro fetta di lettori è molto più ridotta e si rivolge soprattutto alla fascia degli appassionati di fumetti dautore o dei fumetti tratti dai libri. La fumetteria però continua ad essere il santuario di ogni otaku (termine giapponese con cui si indica il fan di fumetti e cartoni animati) che si rispetti: lì, infatti, può perdersi nella contemplazione di ogni singolo albo, scegliendo accuratamente ogni volumetto che gli si presenta davanti, con la stessa concentrazione che metterebbe nello studio.
Elisa Gibellino