A Torino, per la tavola rotonda e la cerimonia di premiazione della 30esima edizione del Mondial des Vins Extremes, era presente una delegazione della Associazione Comuni del Moscato, sulla scia del nuovo legame che unisce proprio l’Associazione dei Sindaci del Moscato con il Cervim, il Centro di Ricerca Studi e Salvaguardia Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna e dei territori in forte pendenza. L’Associazione, con l’avviato progetto “Sorì Eroici”, si accosta infatti alle tematiche e al lavoro del Cervim: insieme per tutelare e valorizzare le vigne eroiche, rappresentate anche sulle colline di Langhe, Monferrato e Roero e per i quali l’Associazione si sta impegnando in un grande lavoro specifico.
L’appuntamento torinese ha presentato i numeri del concorso che ha raccolto aziende provenienti da 24 Paesi, con la partecipazione di più di 900 vini e distillati prodotti da oltre 300 aziende; i lavori sono poi proseguiti con la premiazione di molte di queste realtà vitivinicole, e tra i premiati con medaglia d’oro anche rappresentanti dei territori del Moscato d’Asti: l’Azienda Cascina delle Rocche di Santo Stefano Belbo, l’Azienda Agricola Domanda di Calosso d’Asti e la Terrenostre di Cossano Belbo.
L’incontro, svoltosi al Circolo della Stampa di Palazzo Ceriana Mayneri, ha poi ha raccolto le relazioni di Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, che ha evidenziato la necessità di investire sui terrazzamenti e sui territori fragili, oggi poco considerati dalla PAC (Politica Agricola Comune), e nel dialogo non è mancato un accenno alla tragedia di Ischia di questi giorni, dove il terreno franato ha provocato esiti drammatici. Il bisogno di una normativa differenziata per le imprese appare anche nelle parole di Renzo Testolin, Consigliere della Regione Valle D’Aosta, che sottolinea la necessità di una manovra politico-istituzionale che oggi deve anche considerare la realtà del cambiamento climatico, fattore che sta creando nuove potenzialità ad esempio per impiantare nuovi vigneti ad altezze più elevate rispetto a quelle odierne.
Il presidente del Cervim, Stefano Celi, ricorda l’attività di questo organismo internazionale, istituito dalla Regione Valle d’Aosta nel 1987: l’attenzione verso la viticoltura eroica rimane alta e negli ultimi anni è stata particolarmente valorizzata; in questo impegno rimane importante la collaborazione continua con le istituzioni perché la gente deve poter rimanere sui territori senza abbandonarli, e poter coltivare un prodotto che è speciale e di grande qualità. Di grande interesse in questo contesto anche il valore turistico di questi territori, che godono di grande fascino e di una bellezza paesaggistica costruita con il lavoro dell’uomo.
Alessandro Fede Pellone, presidente di ERSAF Lombardia, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, guarda alle prossime olimpiadi Milano Cortina 2026 come importante appuntamento per promuovere i territori, saranno importanti le azioni di sviluppo e di divulgazione, ricordando anche i corsi organizzati per i giovani che vogliono imparare la costruzione dei muretti a secco, elemento storico e diffuso che caratterizza i terrazzamenti sui versanti scoscesi, oppure la realizzazione di percorsi con la diffusione di colonnine di ricariche per le e-bike.
In collegamento anche Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca regionale della Calabria dove oltre il 90 per cento è montagna e collina, con una agricoltura che nelle zone interne è di sopravvivenza. Si deve approfondire la conoscenza dei territori per la promozione – dice Convertini -, rinnovando anche attraverso la tecnologica per dare più informazioni ed agevolare il lavoro degli operatori, oltre ad aiutare con la legislazione per evitare che il bosco torni a impadronirsi dei territori.
Per L’Associazione Comuni del Moscato è intervenuto Luca Luigi Tosa, vicesindaco di Cossano Belbo e principale sviluppatore del progetto “Sorì Eroici” all’interno dell’Associazione: dalle sue parole la considerazione che i versanti eroici quando sono storici sono anche importante banca dati di varietà, di curiosità enologica e di resistenza a fungine e fitoplasmi, e poi il racconto del lavoro svolto sulle colline del Moscato d’Asti che ha coinvolto i giovani imprenditori, protagonisti di questa viticoltura dai caratteri estremi.
Presente anche l’Assessore regionale all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, che ha confermato come l’attenzione verso questi territori si stia alzando, anche grazie al turismo, annunciando azioni dedicate sui PSR che si rivolgono proprio all’innovazione e che considerano anche il cambiamento climatico di cui si è discusso.
Nella foto allegata: la platea a Palazzo Ceriana Mayneri.