Passeggiando tra le vie abbiamo sentito risate e canti gioiosi, c’era un gran movimento, e l’atmosfera era quella di una grande festa. I ristoratori ed i baristi si sono adoperati per accoglierli nel migliore dei modi, superando anche quell’iniziale titubanza dovuta alla novità di un evento assolutamente inconsueto
Era il lontano 1994 quando la nostra città è stata travolta da una terribile alluvione.
Molte persone arrivarono da ogni regione d’Italia per aiutare gli astigiani colpiti dall’acqua e dal fango e per ripulire le loro case. Tra loro c’erano anche molti alpini.
Quando tornarono nella nostra città per l’adunata nazionale del 1995 gli astigiani li accolsero calorosamente ringraziando quelle persone che, l’anno precedente, con grande solidarietà avevano prestato la loro opera.
Dopo ventun anni rieccoli alla manifestazione del 13, 14 e 15 maggio 2016. Sono arrivati in migliaia. Ogni strada, vicolo, piazza è stata trasformata in un campeggio. Balconi, porte, finestre dei palazzi sono stati decorati da mille bandiere tricolore come nel quadro dipinto da Monet “Rue Montorgueil imbandierata”. La nostra Torre Troyana è stata assalita da una moltitudine di visitatori come a Parigi per la Torre Eiffel: un evento bellissimo!
Passeggiando tra le vie abbiamo sentito risate e canti gioiosi, c’era un gran movimento, e l’atmosfera era quella di una grande festa. I ristoratori ed i baristi si sono adoperati per accoglierli nel migliore dei modi, superando anche quell’iniziale titubanza dovuta alla novità di un evento assolutamente inconsueto.
Con i loro cori gli alpini hanno rallegrato tutta la città e tutte le chiese di Asti ed hanno coinvolto gli abitanti con il loro spirito di aggregazione.
Domenica abbiamo seguito la lunghissima sfilata delle penne nere. Sono state 12 ore interminabili ma coinvolgenti in cui abbiamo ricordato il coraggio manifestato in guerra o la solidarietà offerta ai Paesi in grave difficoltà.
Alla loro partenza Asti ha sentito un gran vuoto e soprattutto un senso di malinconia, ma il messaggio di pace e solidarietà che ci hanno portato è ancora nei nostri cuori e sta a noi riuscire a tenerlo vivo con iniziative che valorizzino la nostra città ed uniscano le persone.
Matilde Zenere, Martina Boracco – Classe III F