In questi giorni abbiamo assistito a gravissimi episodi di terrorismo. A Parigi, esponenti di movimenti integralisti hanno ucciso soprattutto giovani nei normali luoghi di ritrovo: un bistrot, un
In questi giorni abbiamo assistito a gravissimi episodi di terrorismo. A Parigi, esponenti di movimenti integralisti hanno ucciso soprattutto giovani nei normali luoghi di ritrovo: un bistrot, un teatro, uno stadio. I ragazzi uccisi appartengono a diverse nazionalità, provengono da diverse culture e professano varie religioni, cattolica, musulmana, ecc. Questo significa che i terroristi vogliono colpire unintera generazione. In sostanza, vogliono privare, in particolare, la gioventù della libertà. Questa situazione contrasta profondamente con la realtà della nostra città di Asti, dove, a tutti i livelli, si propone il modello dellintegrazione, soprattutto scolastica.
Alcuni esempi: accoglienza per gli allievi delle scuole di tutti i gradi, dalla materna alla scuola superiore. Gli insegnanti predispongono corsi intensivi di lingua italiana per i ragazzi che provengono da altri Paesi; nelle scuole sono spesso presenti i mediatori culturali, che aiutano a risolvere eventuali problemi, in collegamento tra genitori ed insegnanti; presso alcune Parrocchie, sono organizzati doposcuola per bambini e ragazzi stranieri.
Anche in alcuni centri dellAstigiano sono promosse iniziative per integrare i ragazzi; ad esempio, a Baldichieri, si è creato Il bosco di tutti, nellambito di un progetto di educazione ambientale ed integrazione. Alcune proposte: perché non creare a scuola dei momenti di festa, durante i quali tutti portano i cibi del loro Paese dorigine, offrendoli agli altri? Se si cominciasse dalla cucina, le distanze tra le persone ed i popoli diminuirebbero. Ancora meglio se si cucinasse insieme perché, dopo essere stati davanti ai fornelli, ci si dovrebbe mettere a tavola insieme per gustare il piatto e, in quel clima di festa, ci si potrebbe conoscere e non si sarebbe più estranei.
Bocco Gribaudi Sofia Brofferio classe II E