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A Montiglio gli allegri gnomi realizzati dai borghigiani popolano la piccola frazione di Banengo

L’idea è nata durante il lockdown dello scorso anno. 250 gnomi di ogni dimensione sono stati posizionati di fronte alle case e lungo le strade

Nella frazione Banengo di Montiglio, composta da una cinquantina di residenti e molte seconde case, durante il lungo lockdown dello scorso anno, gli abitanti, non potendo frequentare il locale circolo ricreativo, hanno trovato un modo diverso e creativo di socializzare. Maria Ferrando, insegnante in pensione, ha lanciato l’idea di dare vita al “borgo degli gnomi”, considerati nella mitologia nordica spiriti liberi della terra e custodi del sottosuolo. La proposta è stata accolta con entusiasmo da uomini e donne della frazione che, recuperati 5 quintali di legna, si sono messi all’opera e hanno intagliato ben 250 gnomi di ogni foggia e dimensione, da quelli alti pochi centimetri a quelli di oltre mezzo metro.

Di fronte alle abitazioni uno gnome per ogni residente

Sono stati collocati lungo la strada provinciale che attraversa la borgata, davanti alle case (uno per ogni persona che vi abita), al negozio di alimentari chiuso da anni, alle edicole sacre, sul bordo dei prati. Altri gnomi si incontrano ai bordi della strada che porta al cimitero. Di fronte al circolo ricreativo è stato riprodotto il tipico villaggio degli gnomi, con pietre e licheni e una stupenda casetta, creata da Giovanni Grigolon, artista del legno: addossata a un maestoso albero è suggestivamente illuminata di notte; davanti all’ingresso quattro gnomi giocano alle carte: al centro del tavolo verde non manca una bottiglia mignon di Campari. Poco distante, sull’antico pozzo, troneggia il re degli gnomi che si distingue per la sua maestosità: di foggia completamente diversa dagli altri è stato creato assemblando tre dischi di legno, ha una folta barba bianca, guanti rossi, occhiali, corona e scettro.

A fianco della bocciofila è stato realizzato un campo in miniatura dove quattro gnomi giocano alle bocce; davanti al campetto di calcio è schierata una squadra di undici gnomi-calciatori. Tutti gli gnomi sono stati realizzati da Giancarlo Ferrero con la collaborazione di altri banenghesi, tagliando obliquamente tronchetti di legno di robinia, gaggia e altre specie; hanno la faccia barbuta bianca, su cui spiccano i grandi occhi, e cappello rosso, azzurro o giallo.

I promotori si augurano che questa iniziativa possa essere riconosciuta dall’amministrazione comunale e Banengo possa così essere pubblicizzato come il paese degli gnomi. Già oggi è diventata un’attrattiva turistica e non si era mai vista tanta gente come in questi mesi girare incuriosita per la borgata alla scoperta di questi misteriosi abitanti dei boschi.

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