Gli sbarchi sulle coste meridionali dellItalia non si fermano e, di conseguenza, non si fermano neppure gli arrivi dei profughi nel resto dItalia, dove vengono dirottati nelle varie strutture
Gli sbarchi sulle coste meridionali dellItalia non si fermano e, di conseguenza, non si fermano neppure gli arrivi dei profughi nel resto dItalia, dove vengono dirottati nelle varie strutture che si sono rese disponibili. Erano attesi per ieri sera tardi, infatti, altri 25 richiedenti asilo politico sbarcati a Taranto qualche giorno fa. Fra loro tre coppie di nigeriani e altri di cui ancora, alla chiusura del giornale, non si sapeva la provenienza. Tutti erano diretti a Villa Quaglina, diventato il centro di prima accoglienza dove i rifugiati trovano ristoro per qualche giorno prima di riprendere il loro cammino verso altre città dItalia o, più spesso, verso gli altri Paesi europei.
Con questo ultimo arrivo sfiorano i 250 gli arrivi nellAstigiano dallinizio dellemergenza in primavera, e rimangono attivi i centri di Villanova, Capriglio, Frinco e Asti. Mentre la Diocesi prosegue il suo censimento di strutture da adibire allaccoglienza di nuovi profughi e di personale volontario che si occupi di loro. Nel fine settimana due appuntamenti sono dedicati ai rifugiati. Il primo è venerdì ad Asti, al Diavolo Rosso su organizzazione del Piam onlus. A partire dalle 18, donne e uomini che attraversato mezzo mondo per mettersi al sicuro racconteranno le loro testimonianze dirette dellattesa allimbarco in Libia, trattati come stranieri in mezzo ad una guerra civile.
Alle 22,30 si fa festa e si balla, ognuno con i suoni della propria terra. Il secondo appuntamento è sabato a Capriglio per linaugurazione ufficiale di Casa Margherita, lostello che da qualche settimana ospita una quindicina di rifugiati pachistani. Alle 10 messa in parrocchia celebrata da monsignor Ravinale e poi linaugurazione con il buffet preparato da Rashid Bilal, uno dei profughi che fa lo chef di professione; gli stuzzichini saranno accompagnati da vini del territorio.
d.p.