Di durata triennale, ha lo scopo di allineare le informazioni presenti nelle banche dati catastali con quelle comunali e rafforzare la collaborazione nelle attività di contrasto allevasione ed elusione fiscale, secondo le rispettive competenze. Il lavoro congiunto tra Comune e Agenzia inizierà con la verifica di unità immobiliari iscritte a catasto in categorie che attualmente non rappresentano più tipologie ordinarie…
Il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, lassessore al Personale e bilancio Santo Cannella e il direttore dellUfficio Provinciale di Asti Territorio dott. Emiliano Campelli hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo dintesa mirato a potenziare la collaborazione tra i due enti per un più efficace governo del territorio. Laccordo, che ha durata triennale, ha lo scopo di allineare le informazioni presenti nelle banche dati catastali con quelle comunali e rafforzare la collaborazione nelle attività di contrasto allevasione ed elusione fiscale, secondo le rispettive competenze.
Il lavoro congiunto tra Comune e Agenzia inizierà con la verifica di unità immobiliari iscritte a catasto in categorie che attualmente non rappresentano più tipologie ordinarie perché al di fuori degli standard minimi indispensabili per luso cui dette categorie fanno riferimento o con destinazione non più riscontrabile nellordinarietà. Si procederà inoltre con la verifica di immobili non dichiarati in catasto, fabbricati già esenti da imposta ed ora soggetti a tassazione ed esame delleffettivo stato delle unità immobiliari accatastate nelle categorie fittizie. «Oggi vi sono delle ingiustizie spiegano Brignolo e Cannella – perché molte unità immobiliari che hanno subito modifiche, ristrutturazioni o cambi di destinazione duso non sono state correttamente accatastate: pertanto i proprietari pagano imposte più basse e tutti gli altri cittadini pagano al loro posto».
Lobbiettivo dellintervento è finalizzato a individuare tutti questi casi per avere accatastamenti (e quindi carichi fiscali) corretti. E in sostanza una forma di contrasto allevasione fiscale e di equità. Per non avere un atteggiamento duro nei confronti dei cittadini, tuttavia, si procederà con gradualità e se nei prossimi mesi i proprietari degli immobili regolarizzeranno spontaneamente le posizioni, potranno evitare sanzioni e accertamenti retroattivi. «La regolarizzazione spontanea è lobbiettivo da noi preferito aggiungono Brignolo e Cannella – perché alcuni proprietari che pure oggi stanno evadendo perché non hanno un accatastamento corretto, forse non lo sanno neppure perché hanno acquistato immobili accatastati in maniera non corretta molti anni addietro».
Per questo il Comune si è attivato per una campagna informativa che oltre alle notizie sugli organi di informazione conta anche sulla collaborazione degli ordini professionali. «Dopo aver tenuto alcuni incontri con gli ordini degli architetti, degli ingegneri e con il collegio dei geometri abbiamo convenuto di inviare loro preventivamente lindicazione delle categorie di immobili che saranno oggetto di accertamento, in modo che possano informare tramite i propri iscritti il maggior numero di persone», precisano sindaco e assessore.
«E quindi un'iniziativa che sarà portata avanti con fermezza e decisione, ma, al tempo stesso, con cautela e attenzione, per evitare per quanto possibile aggravi a chi è in buona fede e si mette in regola», commentano in Municipio. I primi immobili oggetto di accertamento saranno quelli attualmente ancora accatastati nelle categorie B/8 Magazzini sotterranei per depositi di derrate; F/3 Unità in corso di costruzione e F/4 Unità in corso di definizione.