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Acquistate dal “Dono del Volo” 500 robiole di Roccaverano per dare un doppio aiuto

La decisione dell’acquisto, presa in comunione con il Comune di Asti e con la Banca del Dono, è giunta dopo il grido di allarme dei produttori di Roccaverano preoccupati per la forte flessione delle vendite

Acquistate 500 robiole di Roccaverano dal Dono del Volo

“Il 7 aprile scorso, cinquecento Robiole Dop di Roccaverano sono approdate alla Mensa Sociale del Comune di Asti e sono già in distribuzione”. Sono queste alcune righe scritte sul comunicato stampa inviato dalla presidente dell’Associazione no profit “Il Dono del Volo”, Caterina Carpanzano Calabrese.

Il grido d’allarme del Consorzio

La decisione dell’acquisto, presa in comunione con il Comune di Asti e con la Banca del Dono, è giunta dopo il grido di allarme dei produttori di Roccaverano preoccupati per la forte flessione delle vendite. A causa dell’emergenza Covid 19 che ha costretto alla chiusura i ristoranti (tra i maggiori acquirenti delle robiole) e i mercati all’aperto, la naturale conseguenza è stata infatti che le capre continuano a produrre latte ma il famoso formaggio rimane invenduto.

La inseriremo nella borsa spesa per chi ha bisogno

Da qui l’idea dell’Associazione di un “Doppio Dono” “in occasione della Santa Pasqua – spiega la presidente – abbiamo acquistato, a prezzo politico, questa eccellenza del territorio da inserire nelle borse spesa che tanti volontari coordinati da Virginio Oddone stanno preparando per le famiglie più bisognose”.

Salvati mille litri di latte

Per ciascuna robiola si impiegano 1,8/2 litri di latte, ciò vuol dire che per l’acquisto dei cinquecento formaggi caprini, si sono “salvati” circa mille litri di latte. Aiutare il territorio acquistando prodotti locali è quindi un importante aspetto da valorizzare, “l’altro – aggiunge Caterina Carpanzano Calabrese – è l’offerta gratuita di prodotti della terra che Coldiretti sta preparando e a cui noi risponderemo con l’acquisto di ortaggi del territorio a media conservazione come patate, carote, cipolle, aglio.
Un “doppio dono” come dicevamo, da una parte l’aiuto alle necessità delle famiglie, dall’altra un sostegno ai produttori locali.”

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